Economia americana forte la produzione industriale

ProiezionidiBorsa

I recenti segnali di calo registrati in Europa e in Asia non trovano riscontro nell’economia americana ancora forte e solida.

Anche i dati macroeconomici odierni confermano il progressivo scollamento tra il ciclo in essere negli Stati Uniti e quello che si sta sviluppando a livello europeo ma aggiungerei globale.

  USD Tasso di utilizzo delle capacità produttive (Ott) 78,4% 78,3% 78,5%
  USD Produzione industriale (Annuale) 4,1% 5,6%
  USD Produzione industriale (Mensile) (Ott) 0,1% 0,2% 0,2%
  USD Produzione manifatturiera (Mensile) (Ott) 0,3% 0,2% 0,3%

La produzione industriale, è vero, esce leggermente sotto le attese a +0.1% vs +0.2% e su base annuale,dato di cui non si è mostrato il consensus, registriamo che rispetto alla rilevazione precedente siamo scesi a +4.1% versus +5.6%.
Stiamo però parlando della prima economia al mondo e di tassi di crescita che in valori assoluti si stanno confermando a livello dei migliori emerging market: dati assolutamente fuori dalla norma.
Tanto più che il leggero segno meno della produzione industriale viene pari pari compensato dalla produzione manifatturiera, uscita a +0.3% versus +0.2%.

Risulta difficile trovare le cause reali di questa disarmonia.

Detto che non è possibile che  questa situazione possa perdurare a lungo va segnalato che se le borse stentano con la locomotiva americana che viaggia tutto vapore possiamo immaginarci le reazioni quando si avrà un normalissimo e fisiologico rallentamento…

Parlando della cause di questo andamento così disarmonico dell’economia  invece e fermandoci all’area che ci riguarda, l’Unione europea, la risposta arriva su due fronti:

– la replica degli Stati Uniti d’Europa che era nei piani , almeno quelli ufficiali, di chi ha voluto trasformare la CEE in UE, NON sta funzionando. Gli Stati che compongono gli Stati Uniti sono profondamente diversi tra loro ma sono legati , oltre che da un diffuso patriottismo che ha radici storiche (ed è fondamenta che non guasta alla costruzione soprastante) , da regole basiche in ambito economico uguali per tutti e condizioni uguali per tutti. E aggiungo moneta unica uguale debito federale condiviso!

– la diversa risposta della BCE che si è fermata col suo QE a togliere alle banche bond governativi lasciando gli asset legati a crediti illiquidi in pancia alle banche si è rivelata strategia totalmente perdente rispetto a una FED che ha sì aumentato il debito, ha sì certamente stampato dollari indebolendo la propria valuta, ma togliendo gli asset tossici dai “caveau” delle banche ha fatto ripartire il sistema creditizio , ridato fiducia agli imprenditori e di conseguenza avviato la ripartenza del ciclo economico.

Ricetta semplice che non è stata replicata pur nelle numerosi fasi di difficoltà attraversate dall’Europa in questi 10 anni trascorsi dalla crisi sub-prime.
Ma come si diceva una volta…. Non è mai troppo tardi… anche perché ora sul bus impantanato dell’economia europea pare stia salendo anche la signora Merkel…

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