Economia inglese e Ftse 100: aspetti macroeconomici e fondamentali

economia inglese

Nel precedente articolo del 1 febbraio, abbiamo analizzato l’economia inglese e l’indice azionario di riferimento Ftse 100, da un punto di vista macroeconomico, fondamentale e dell’analisi tecnica.

In questa sede intendiamo approfondire ulteriormente assieme l’aspetto macroeconomico e quello fondamentale.

Premio al rischio comparato

Con un P/E di 17,95, il Ftse 100 presenta un rendimento implicito pari a 5,57%. Rispetto al 1,28% del titolo di Stato decennale inglese, presenta un premio al rischio pari a 4,29%.

La stessa analisi effettuata sull’indice S&P 500 americano con un P/E a 24,11, rendimento implicito a 4,15%, rendimento titolo di Stato decennale americano a 1,78%, presenta un premio al rischio pari a 2,37%.

Il premio al rischio per l’indice Ftse 100 risulta quasi il 2% maggiore rispetto a quello dell’S&P 500.

Da un punto di vista fondamentale quindi il Ftse 100 ha un potenziale di apprezzamento maggiore rispetto al più importante indice azionario del mondo ossia l’S&P 500.

Curva dei rendimenti inglese

Da un punto di vista macroeconomico, qualche indicazione utile ci viene fornita dalla curva dei rendimenti dei titoli di Stato inglesi e dalla sua evoluzione come indicato nel grafico qui di seguito.

Curva rendimenti UK

Innanzitutto notiamo un innalzamento generale dei tassi, sia rispetto ad un mese fa che ad un anno fa. Questo indica che l’economia e con essa l’inflazione attesa, si è espansa nei periodi in analisi (ultimo mese ed ultimi 12 mesi).

C’è comunque una persistente inversione. Un anno fa (curva azzurra) nel tratto 30 – 50 anni, un mese fa ed oggi (curve arancione e blu) nel tratto 25 – 50 anni.

Queste inversioni, poiché generate nella parte finale della curva non sono indicatori di attesa recessione ma piuttosto di un possibile rallentamento dell’economia.

Indicatori economici previsionali

Continuando la trattazione sull’economia inglese e il Ftse 100, la Banca centrale inglese in effetti si aspetta un’economia in crescita nel prossimo trimestre. Benché ad un ritmo inferiore rispetto ai precedenti. Questo sarebbe causato principalmente da limiti nell’offerta nazionale e globale, sebbene la domanda nazionale è anche attesa leggermente in diminuzione.

Impatto del mercato valutario

Nonostante il rallentamento previsto per i fondamentali economici, l’indice sembra avviato a raggiungere il target di 8.310 secondo quanto calcolato nel precedente articolo, linkato qui sopra.

Questo verrebbe sostenuto anche da un andamento favorevole della Sterlina. Infatti notiamo un trend in calo per il cambio Sterlina Dollaro (GBP/USD). Un anno fa la sterlina incrociava il dollaro a 1,3738, per arrivare a 1,419 il 24 maggio 2021. Oggi il cambio è sceso a 1,35. Se la Federal Reserve si manterrà più aggressiva rispetto alla Banca centrale inglese nel restringere la sua politica monetaria, questo potrebbe rafforzare ulteriormente il dollaro nei confronti della sterlina.

Economia inglese e Ftse 100: aspetti macroeconomici e fondamentali

Quando una valuta si svaluta, le aziende esportatrici (praticamente la maggior parte di quelle quotate) che hanno bilanci in quella valuta ne beneficiano in termini di utili e quindi di valutazione. Questa correlazione inversa tra valuta nazionale e mercato azionario dello stesso Paese è già visibile dai trend dell’ultimo anno con un cambio GBP/USD in calo e l’indice Ftse 100 in crescita.

In conclusione sull’economia inglese e il Ftse 100, anche durante la correzione attualmente in corso sui mercati, possiamo fare delle riflessioni.  Mentre l’indice americano è sceso quasi dell’11%, il Ftse 100 ha corretto meno del 4% rispetto ai massimi ed ha quasi recuperato tutta la correzione. Quindi l’aumento atteso dei tassi americani e conseguentemente apprezzamento del dollaro, penalizza i mercati azionari in quella valuta. D’altro canto, un deprezzamento della sterlina spinge i mercati azionari in essa denominati.

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