Economia globale in frenata. Italia meglio della UE

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Nei giorni scorsi ha destato molto scalpore il crollo della produzione industriale italiana, nello scenario dell’Economia globale.  Avevamo scritto che prima di emettere giudizi trancianti e definitivi servivano conferme.

A livello interno di almeno tre rilevazioni mensili se non addirittura trimestrali. Molto importante è però anche fare una comparazione coi dati degli altri paesi.

La Cina non tira più

Per quanto distante la Cina è comunque un partner importantissimo per l’Italia.

I dati macroeconomici cinesi di stamani sono alquanto rappresentativi del rallentamento in corso nel colosso asiatico.

Vediamoli:

  CNY Export (Annuale) (Dic) -4,4% 3,0% 5,4%
  CNY Importazioni (Annuale) (Dic) -7,6% 5,0% 3,0%
  CNY Saldo della bilancia commerciale (USD) (Dic) 57,06B 51,53B 44,71B

Un’uscita anomala e, a prima vista forse anche ingannevole.

Il saldo della bilancia commerciale risulta infatti ampiamente positivo e in crescita.

Poi però vediamo che, anno su anno, sono crollati sia Export che Import, quindi a tendere ne vedremo gli effetti sul PIL, sulla produzione e sui consumi passando per l’occupazione.

Auguriamoci che sia un fenomeno di breve durata e non l’impatto stabile della battaglia doganale che tanto potrebbe ripercuotersi sulla Cina ma anche sui suoi partners commerciali.

Se l’Italia frena …l’Europa pure

Passando a trattare un dato più vicino a noi ovvero la produzione industriale europea emerge una quadro di contesto che, magra consolazione, rende meno amara la lettura del medesimo dato italiano.

Vediamo:

Produzione industriale (Annuale) (Nov) -3,3% -2,3% 1,2%
Produzione industriale (Mensile) (Nov) -1,7% -1,5% 0,1%

Già le aspettative erano basse e di segno negativo, il dato reale è riuscito a fare ancora peggio.

A questo punto il -2,6% annuale dell’Italia è dato migliore della media UE.

E anche su base mensile l’Italia fa meglio della media UE -1,6% versus -1,7%.

Al di là del fatto che non si capisce perché il consensus verso l’Italia fosse positivo e quello verso l’Europa già così negativo , è evidente che ci troviamo di fronte a un problema generalizzato.

Problema che evidentemente ha ben poco a che vedere con lo specifico contesto italiano ma riguarda l’intera Unione Europea e le politiche di indirizzo che la commissione europea emana.

Forse sarebbe il momento che a Bruxelles invece di concentrare le attenzioni sempre sulle stesse nazioni con minacce e quant’altro prendessero atto che le loro politiche non stanno funzionando nel complesso.

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