L’economia dell’Eurozona: proiezioni con yield curve ed altri indicatori

Economia Eurozona

Ieri abbiamo esaminato le probabili proiezioni sull’economia a stelle e strisce, ricavabili dalla curva dei rendimenti e da altri indicatori, che potete leggere qui.

Oggi con gli stessi indicatori esaminiamo l’economia dell’Eurozona: proiezioni con yield curve ed altri indicatori.

Quale futuro economico?

Ripresa o recessione e, se si tratta di ripresa, stabile o fragile?

Procediamo, rispondendo con le nostre analisi.

Curva dei rendimenti

Non avendo a disposizione una curva dei rendimenti complessiva, si considera come curva particolarmente rappresentativa dell’intera Eurozona quella tedesca, in quanto la Germania è sempre stata considerata Paese principale indicatore delle tendenze economiche in tale ambito.

Ecco il relativo grafico:

curva tedesca

Le proiezioni che si possono formulare sono le seguenti. È prevista una fase rialzista sono alla scadenza ad un anno, e da qui in avanti, nell’arco quindi di un anno, un anno e mezzo, questa fase di rialzo potrebbe raggiungere un top, per lasciare quindi spazio ad una nuova fase recessiva.

Tale proiezione si basa aull’avallamento, che indica una curva invertita nel tratto tra un anno e tre anni.

Attorno a questa scadenza, quindi verso l’estate del 2022, si dovrebbe raggiungere un nuovo minimo (freccia blu). Solo da tale bottom dovrebbe ripartire una vera e propria fase di ripresa economica.

Quindi l’attuale fase dovrebbe rappresentare una possibile fase di ripresa ma, visto che poi è nuovamente prevista una discesa, dovrebbe essere un ciclo debole.

Tale debolezza, a differenza di quanto abbiamo visto ieri per gli USA, viene confermata da altri indicatori, come vedremo nel prosieguo.

L’economia dell’Eurozona: proiezioni con yield curve ed altri indicatori. Gli indici dei direttori degli acquisti.

Proseguiamo la nostra analisi, considerando gli indici dei direttori degli acquisti.

Di seguito i relativi grafici.

PMI manufatturiero eurozona

Direttori dei servizi eurozona

L’indice PMI manifatturiero è in crescita ed ha superato il livello spartiacque di 50 al rialzo, ma già un primo segno di debolezza potrebbe ricondurre al fatto che l’ultima rilevazione si è fermata sui livelli della precedente, parendo arrestare la propria dinamica rialzista.

Segni di ripresa, ma anche di debolezza, sono quelli ricavabili dall’indice dei direttori degli acquisti del settore servizi.

Infatti, dopo aver superato il livello di 50, ora l’indice pare attestarsi su tale livello, in discesa dalla precedente rilevazione.

Inssomma, una ripresa sì, ma con luci ed ombre.

Tasso di disoccupazione

Infine, l’analisi del tasso di disoccupazione, come da seguente grafico.

disoccupazione eurozona

A differenza di quanto abbiamo visto ieri per il tasso di disoccupazione USA, quello relativo all’Eurozona ha visto solo una crescita, senza invertire verso il basso.

Conclusioni

Complessivamente, quindi, possiamo parlare di una proiezione di probabile ripresa, ma con segni contraddittori ed in direzioni opposte, a testimoniare la indicazione di una fase rialzista, ma in un contesto di fondo ancora orientato al ribasso. Probabile bottom verso il 2023, salvo future indicazioni anticipate di una più ampia ripresa.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Consigliati per te