Economia Europea e Usa: quali scenari?

ProiezionidiBorsa

INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI Staff di Proiezionidiborsa ed Autore dell’Ebook Magic Box in 7 passi



In questa invervista:

  • segreti e risvolti della politica monetaria USA
  • gli errori della posizione tedesca ed eurocentrica
  • i setup sul ftse mib
  • i setup del dax
  • i setup del Dow Jones
  • le prospettive del governo italiano

COSA PENSA DELLA SITUAZIONE RELATIVA ALLA POLITICA MONETARIA USA?

Direi che è stato usata in una duplice direzione, nel corso di questi ultimi anni.

Come prestatore al governo USA, ha consentito al medesimo di finanziarsi ma, al tempo stesso, di indebitarsi oltre ogni misura.

Poi, a sua volta, questi soldi sono serviti anche per sostenere l’economia statunitense.

Questo ha comportato uno scenario con luci ed ombre.

Per un verso, ha permesso quella ripresa USA che tanti ventilavano, ma per altro verso ha posto grosse ipoteche sul debito pubblico americano.

Un segnale che occorreva modificare da tempo la modalità di emissione di nuova base monetaria, dismettendo il vecchio modo che i governi hanno di farsi finanziare dalle banche centrali, cioè tornare ad una potestà monetaria gestita direttamente dallo stato, senza correlata emissione di titoli del debito.

Per altro verso, tuttavia, non dobbiamo dimenticare un altro importante risvolto della politica monetaria della FED.

A COSA SI RIFERISCE?

Al fatto che quando pensiamo alla politica monetaria della FED, non dobbiamo pensare solo al finanziamento del governo, ma anche ad usi diversi del denaro creato dalla banca centrale. Questo denaro, infatti, si rivolge anche all’acquisto di titoli tossici, cioè a rischio default, nonché al finanziamento, a fondo perduto, di diversi settori industriali USA.

Nel primo caso, consente praticamente a tutti quegli enti che sono in difficoltà sotto il profilo dei titoli obbligazionari acquistati o emessi, di tornare a condizioni di sostenibilità finanziaria, e nel secondo caso consente un vantaggio competitivo assoluto rispetto ad aziende di paesi che non possono godere di questi assist.

PUO’ SPIEGARCI IN CONCRETO A COSA PORTANO QUESTE MISURE?

Certamente.

E’ del tutto evidente la situazione di un’azienda che venga a trovarsi nella seguente situazione.

Riceve finanziamenti a fondo perduto, cioè soldi, di cui non deve restituire il capitale prestato, ed eventualmente neppure pagarci interessi.

Con questi soldi può realizzare investimenti che le consentono di assumere il ruolo guida in diversi mercati.

Se, ad esempio, imposta campagne consistenti nel regalare inizialmente determinati prodotti o servizi agli utenti.

Chiaro che un’azienda che operi nello stesso settore, non lo può fare, se non riceve analoghi finanziamenti a fondo perduto.

Per questo motivo, tutte le aziende americane che ricevono detti aiuti, certamente possono tentare di sbattere fuori dal mercato i concorrenti, ad esempio europei, che non possono fare altrettanto.

Non è un caso se molte aziende americane possono offrire servizi gratuiti, come Google o altre.

Proprio per questo motivo, diversi responsabili aziendali di imprese europee temono che questa politica, agevolando i competitors americani, possa consentire a questi di assumere una tale posizione, da mettere a rischio la loro stessa presenza sul mercato.

Qualcuno ha persino avanzato l’ipotesi che un domani aziende USA possano arrivare ad offrire ad un certo numero di utenti, di avere auto di base gratuite, che poi si traformano in un mercato dei ricambi, e via dicendo.

Il tutto grazie all’intervento della FED.

MA PERCHE’ ALLORA IN EUROPA NON SI ADOTTANO ANALOGHE MISURE IN TAL SENSO?

Guardi, se c’è qualcuno che ha sostenuto, in questi ultimi anni, che senza un deciso cambio nell’indirizzo della politica monetaria, difficilmente l’Europa uscirà dalla crisi, quello sono proprio io.

Purtroppo, noto che certe tesi, sostenute da alcuni economisti, fautori di una nuova politica monetaria, sono molto ben accolte e seguite in ambito USA, ma sostanzialmente osteggiate in ambito europeo, soprattutto per l’influenza delle posizioni tedesche.

EPPURE, C’E’ CHI SOSTIENE CHE SIA ERRATO PRENDESELA CON LA MERKEL, O IN GENERALE CON LA GERMANIA.

IN FONDO, SI SOSTIENE, DA PARTE DI TALUNI, CHE LA GERMANIA FACCIA SOLO IL PROPRIO DOVERE, CIOE’ QUELLO DI EVITARE CHE LE FINANZE TEDESCHE SIANO INDEBOLITE DALLE CATTIVE POLITICHE CONDOTTE DA ALTRI GOVERNI.

Non penso che queste posizioni siano realmente fondate.

E’ vero che direttamente la Germania non ci impone nulla, ma il vero problema è quello che non consente di fare alcune cose, tramite la condivisione delle sue posizioni a livello europeo.

In particolare la contrarietà ad usare la politica monetaria come strumento di governo dell’economia, se non in relazione alla dinamica inflattiva.

Si sostiene, da parte di taluni, che vi sia soprattutto il ricordo ed il timore di un ritorno alla situazione economica della repubblica di Weimar, quando una situazione di iperinflazione contribuì a rafforzare l’instabilità politica ed il successivo avvento al potere del nazionalsocialismo hitleriano.

Ma non credo che le cose stiano realmente così.

QUAL’E’ AL RIGUARDO LA SUA OPINIONE?

Sin da quando fu creata l’eurozona, il vero obiettivo dei tedeschi era quello di dominare una sorta di guerra economica, per conseguire un predominio sui mercati europei.

Quindi, tutte le successive azioni di politica economica sono andate in questa direzione.

La creazione di una moneta comune ha impedito quella svalutazione competitiva che ci consentiva di avere quote rilevanti sui mercati europei.

Il rigore di bilancio impedisce poi di usare quegli strumenti di politica economica, che favorirebbero le imprese.

In tal modo, la Germania si trova in una situazione economica abbastanza buona e rafforzata, rispetto ai competitors europei.

Quindi non è tanto la situazione legata al ricordo di Weimar ad influire su certe posizioni, quanto gli attuali interessi economici.

Il timore di iperinflazione è peraltro destituito di fondamento.

Dopo la fine della convertibilità aurea della moneta, il valore di questa è determinato dal controvalore di beni e servizi prodotti da un paese.

Se, quindi, la moneta di nuova creazione è finalizzata alla produzione di beni e servizi, la circolazione di una maggior base monetaria verrà compensata da un maggior controvalore dei beni e servizi prodotti.

Invece le posizioni tedesche ed eurocentriche vanno incontro a gravi errori di valutazione.

A COSA SI RIFERISCE?

Al fatto che, mentre la Germania ed altri paesi europei, seguaci della linea tedesca, pensano che si debba combattere una sorta di guerra economica intraeuropea, non ci si accorge che economicamente il vero rischio proviene dagli USA.

Con massicci interventi di politica monetaria in forma di finanziamenti a fondo perduto, la FED è sicuramente in grado di rafforzare finanziariamente tutte quelle aziende americane che, in competizione con aziende europee, rappresentano per queste ultime il rischio di essere sbattute fuori dal mercato.

Lo si vede anche nella recente vicenda dello spionaggio.

In realtà, chi è esperto di questi temi, sa molto bene che non è affatto necessario effettuare una così intensa opera di monitoraggio delle telecomunicazioni, come effettuato da parte dei servizi di intelligence statunitensi.

La realtà è che il vero scopo di quest’attività è sostanzialmente finanziario.

Dal momento che i servizi segreti USA utilizzano servizi di aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni, hanno pagato queste ultime, praticamente finanziando le stesse.

Si è trattato, ancora una volta, di un sostanziale assist al settore delle telecomunicazioni che, ricedendo tutto questo denaro, si è finanziariamente rafforzato.

Finchè in Europa non capiremo che non basta aspettare una qualche manna dal cielo per poter sperare in una effettiva ripresa economica, ma occorre mutare atteggiamento verso gli strumenti di politica economica deputati al governo dell’economia, non andremo molto lontano.

Ora la situazione dell’economia tedesca è competitiva rispetto a quella di altri paesi, ma tra non molto, anche l’economia tedesca dovrà fare i conti con quella USA, e forse allora ci si accorgerà di tutti gli errori insiti nell’attuale posizione tedesca ed eurocentrica.

SAREBBE QUINDI NECESSARIO USCIRE DALL’EURO?

No, questo non è necessario, in quanto basterebbe modificare taluni articoli dei trattati europei in materia di politica economica.

DOPO AVER FATTO IL PUNTO SU SITUAZIONE TEDESCA ED USA, COSA PENSA DELLE PROSPETTIVE ITALIANE?

Purtroppo, non posso che confermare un giudizio negativo sulle attuali prospettive economiche, in particolare conseguente all’analisi della legge di stabilità.

Esiste una specifica disciplina, denominata legistica, che è finalizzata non solo ad individuare tecniche per una miglior redazione dei testi normativi, ma anche a descrivere e prevedere gli effetti. anche economici, delle varie leggi.

In tal senso, proprio da recenti analisi della legistica possiamo capire come complessivamente la legge di stabilità sia destinata ad incrementare la pressione fiscale.

Pensa quindi Letta che aumentare la pressione fiscale favorirà una ripresa economica, soprattutto dopo l’aumento dell’IVA al 22, quando alcuni paesi hanno analoga imposta più bassa di almeno 3/4 punti?

Ci rendiamo conto che dopo aver sbandierato ai quattro venti che l’incremento non ci sarebbe stato, si è trattato di un vero e proprio fallimento?

Direi che in situazioni di questo tipo, un governo serio avrebbe dovuto dimettersi.

NON LE PARE DI ESSERE UN PO’ TROPPO SEVERO?

Guardi, un filosofo come Vico avrebbe parlato di eterogenesi dei fini.

E cioè: a volte l’uomo pensa di andare in una certa direzione, ed invece con le sue azioni va in direzione opposta, avendo ormai perso il controllo della situazione.

Ma io credo che se un governo perde il controllo, non debba più governare, ma dimettersi.

Altrimenti rischia di fare come quei guidatori che, perso il controllo del proprio mezzo, finiscono fuori strada, ma nonostante questo, se il mezzo ancora lo consente, si rimettono alla guida, incuranti dei rischi per se stessi, e soprattutto per gli altri.

Insomma, fuor di metafora, ormai questo governo sta andando a sbattere da tutte le parti, e mi chiedo quando andrà a sbattere provocando danni ancora maggiori, rispetto a quelli già prodotti.

MA LEI, CHE TANTE VOLTE, COME DIREMMO IN GERGO POPOLARE, CI HA AZZECCATO ANCHE NEL PREVEDERE IL FUTURO DELLA POLITICA, ORA COSA PREVEDE?

Intanto la ringrazio del cortese apprezzamento.

Ora prevedo che il governo avrà una vita sempre più difficile, stretto da un lato dai condizionamenti correntizi del PD, e per altro verso alle prese con le vicende di Berlusconi.

Credo sia una pia illusione lettiana, quella di pensare ancora che queste non influiranno sulla situazione governativa.

PASSANDO ALLA SITUAZIONE DEI MERCATI DEI PAESI, DI CUI HA SOPRA ANALIZZATO LA SITUAZIONE, CIOE’ USA, GERMANIA ED ITALIA, COSA PENSA, ANCHE ALLA LUCE DELLE ANALISI CHE L’HANNO VISTA IN QUEST’ULTIMO PERIODO PARTICOLARMENTE IMPEGNATO SUL METODO MAGIC BOX?

Ci troviamo in una situazione tecnica particolarmente intrigante.

Il Dow Jones ha raggiunto un importante setup di prezzo, in base al metodo Magic Box, ma potrebbe raggiungere un’ulteriore estensione rialzista sino al setup di febbraio 2014.

Occorre quindi fare attenzione alle inversioni su time frame mensile di qui sino a febbraio 2014.

Come qualcuno ricorderà, avevo tempo fa proiettato questo scenario, che pare stia realizzandosi:

anche in base al metodo Top or bottom, importante mese di setup è novembre corrente anno.

In caso di possibile continuazione del trend rialzista, top di medio/lungo a febbraio 2014.

E’ quanto previsto da Magic box, che conferma due elementi: intanto, il raggiungimento di un importante setup di prezzo, anzi situazione da impercomprato.

Possibile estensione ciclica con setup di tempo proprio a febbraio 2014.

Dax e Ftse Mib si trovano in corrispondenza/prossimità di particolari setup temporali, valevoli per il medio/lungo termine, individuati con il metodo Magic box .

Ovviamente non basta una proiezione per dire che un trend è cambiato, ma occorre che seguano segnali di confermata inversione.

Possiamo tuttavia dire che eventuali segnali che intervengano, su time frame mensile, in questo periodo, avrebbero particolare valenza statistica, in quanto supportati dagli attuali setup di tempo per i mercati europei, e di prezzo, per il Dow Jones.

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