Economia americana e il ciclo economico

economia americana

Ogni tanto l’economia americana si concede qualche piccolo saliscendi nei propri dati macroeconomici.

Nel complesso però il motore dell’economia USA continua a rombare a pieni giri e non dà per nulla la sensazione di volere rallentare.

Per lo meno non in misura significativa.

Tanto meno da recessione.

Ma quali sono le componenti che stano alimentando questo ciclo virtuoso dell’economia americana lanciandola verso quello che potrebbe essere il periodo di crescita più lungo della storia?

Economia americana: la congiunzione di più fattori spinge la crescita

Come naturale una singola componente non basta a giustificare una simile spinta alla crescita.

Tanto più visto che il contesto globale risulta tutt’altro che allineato alla forza dell’economia a stelle e strisce.

Impossibile non attribuire le fondamenta di questo prolungato sviluppo alla nuova impostazione monetaria che la FED si è data dopo la crisi sub-prime.

Tassi a zero poi riportati con il misurino del farmacista a piccoli passi al 2.5% rappresentano una novità assoluta nel governo delle politiche monetarie americane.

Si è corso il rischio di finire come il Giappone, ma, al dunque, in America ha funzionato e continua a funzionare meglio.

I meriti di Trump

Per portare i dati macroeconomici USA a superare quelli della Reaganomics anni ’80 Trump ha preso in prestito la molla dei tagli fiscali accompagnata da una potentissima ripresa degli investimenti pubblici.

Questo mix di banche ed aziende ben foraggiate a livello monetario e politiche di governo fortemente espansive (e si noti bene: senza guerre!) ha consentito all’economia USA di intraprendere un percorso virtuoso.

Economia americana: tutto parte dall’occupazione

D’altronde quando con l’espansione monetaria, i vantaggi fiscali e gli investimenti pubblici ottieni come prima cosa un fortissimo rilancio dell’occupazione tutto il resto viene di conseguenza.

Maggiore occupazione porta consumi che portano produzione che a sua volta porta nuova occupazione…

Sembra semplice eppure vediamo in  Europa quanta fatica si stia facendo anche per semplicemente copiare questo modello dell’ economia americana.

In questo senso la FED che a differenza della BCE vive meno ossessionata dal rischio inflazione ha certamente avuto le mani più libere e di conseguenza da qui nascono anche risultati che in questa fase sono addirittura diametralmente opposti.

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