Ecco una buona alternativa al conto corrente e al conto deposito per depositare i risparmi e la piena certezza del capitale a scadenza

conto corrente

La risalita dei rendimenti sui titoli di Stato (il decennale sta volando) ha rimescolato molto le carte in tavola. Alcune condizioni che vigevano sul mercato fino a qualche anno fa, oggi hanno perso terreno a beneficio di altre soluzioni.

Una di esse concerne il parcheggio della liquidità sul breve-medio periodo. Fino a quando i tassi sui bond governativi sono rimasti negativi, il conto deposito (CD) ha avuto vita facile. L’altra grande opzione, i buoni fruttiferi, hanno rendimenti positivi ma risicati. Pertanto, almeno fino a ieri il dilemma del piccolo risparmiatore è stato tra il CD libero e il prodotto vincolato.

Quanto al conto corrente (quale strumento di gestione dei risparmi) le cose vanno ancora peggio. Tra tasse e commissioni, inflazione e costo opportunità, abbiamo visto che il conto è amaro anche nel giro di un paio d’anni.

Premesso ciò, ecco una buona alternativa al conto corrente e al conto deposito per parcheggiare i soldi a breve termine.

Una breve scheda tecnica del BTP IT0005408502

Prendiamo in considerazione il BTP Tf 1,85% (codice ISIN: IT0005408502) emesso il 20 aprile del 2020 e con scadenza al 1° luglio del 2025. Si tratta di un bond a 5 anni (3,19 anni residui) emesso nel cuore del primo lockdown, in piena pandemia e con lo spread in risalita.

Il bond stacca la cedola semestrale ogni 1° luglio e 1° gennaio di ogni, fino a scadenza. L’interesse lordo e netto a 6 mesi è pari rispettivamente allo 0,925% e o,809%, mentre il rateo in corso è pari a circa lo 0,57% (0,50% netto).

Al prezzo di mercato di stamane, 101,52 centesimi, il rendimento effettivo netto è pari all’1,194%. Infine arriviamo al rendimento reale, ossia quello depurato dalla ritenuta, le commissioni e l’inflazione. Con riferimento al costo della vita del 2022, il esso è negativo. L’esito non dovrebbe cambiare neanche per il 2023, almeno a stare alle attuali previsioni sul carovita elaborate da Bankitalia.

Ecco una buona alternativa al conto corrente e al conto deposito per depositare i risparmi e la piena certezza del capitale a scadenza

Sebbene il rendimento reale sia negativo, il bond diviene interessante per chi cerca un parcheggio di breve-medio termine e a rischio molto contenuto.

Immaginiamo di investire stamane 10mila euro nominali sul bond. Per acquistarlo servono 10.152 euro, più il rateo e le commissioni all’intermediario. Fino a scadenza avremmo diritto a 7 cedole nette di circa 80 euro. Infine il 1° luglio 2025, cioè tra poco più di 38 mesi, il Tesoro ci restituirebbe 10mila euro (il prezzo di emissione).

Nel caso di vendita anticipata dello strumento, tutto dipenderà dalle condizioni di mercato. Allo stato attuale il mercato vende bond (il rendimento sale quando i prezzi scendono e viceversa) e non sappiamo per quanto altro durerà il trend.

Malgrado ciò, il titolo presenta alcuni elementi da considerare almeno per un attimo:

  • la scadenza è relativamente ravvicinata, per cui si potrebbe essere più o meno sicuri se i soldi servono o no prima dell’estate 2025;
  • la duration modificata è molto bassa: 3,06;
  • portato a scadenza, il rendimento del bond è positivo;
  • dall’emissione in poi, il BTP non è mai andato sotto cento. Certo, molto probabilmente non tornerà più neanche ai suoi massimi a 109 centesimi. Da un lato è cambiato il vento sul mercato, dall’altro la sua vita residua va lentamente diminuendo.

Ecco una buona alternativa al conto corrente ma anche al conto deposito per salvaguardare i nostri risparmi.

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