Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi integrare la tua pensione continuando a lavorare

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Se vuoi integrare la tua pensione continuando a lavorare ecco tutto quello che devi sapere. Perché il ritiro dal lavoro, dopo aver acquisito il diritto alla pensione, spesso è solo temporaneo.

Anche a 70 anni, infatti, al giorno d’oggi molti hanno la voglia e l’energia. Quella per continuare a lavorare anche se ogni mese arrivano i soldi dell’INPS. Allora, ecco tutto quello che devi sapere se vuoi integrare la tua pensione continuando a lavorare.

Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi integrare la tua pensione INPS

Nel dettaglio, riprendere a lavorare anche se si prende la pensione comporta un obbligo. Quello di continuare comunque a versare i contributi. Che serviranno proprio ad integrare l’assegno pensionistico che già si percepisce. Tra la necessità di lavorare e la passione per svolgere determinate attività che non si vogliono abbandonare.

La possibilità di poter continuare a lavorare anche dopo la pensione è di vecchia data. In quanto risale al 1995 con la legge Dini di riforma del sistema previdenziale pubblico. Ritirandosi dal lavoro occorre attendere di iniziare a percepire la pensione. Dopodiché si potrà riprendere a lavorare facendo un’attenta analisi tra i costi ed i benefici.

E questo perché nel tornare al lavoro ci sono penalizzazioni sull’assegno pensionistico. Ma solo per quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi pensionistici dopo l’anno 1995. E quindi si tratta di persone che, comunque, per andare in pensione dovranno attendere come minimo l’anno 2030.

Quando e come chiedere il supplemento di pensione se continui a pagare i contributi

Il pensionato che lavora continuerà a versare i contributi. Ma questi incideranno sull’integrazione dell’assegno pensionistico solo dopo 5 anni. Quindi, chi vuole lavorare anche se è in pensione non può ottenere subito cosa? L’incremento dell’assegno INPS continuando a versare i contributi.

Ma deve attendere i termini di legge previsti e vigenti. Il termine da 5 scende a 2 anni per ottenere il supplemento di pensione. Ma a patto che il pensionato nel frattempo abbia maturato il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.

Continuare a lavorare è inoltre ancora più semplice per chi inizia a percepire l’assegno vitalizio. Si tratta dei lavoratori autonomi e di quelli parasubordinati raggiunti i requisiti pensionabili. Questi infatti possono continuare a pagare i contributi. Ed a lavorare come prima senza dover interrompere o cambiare la propria occupazione.

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