Ecco tutti i rischi di chi si fa un piercing all’ombelico e come mantenere questa zona pulita per evitare infezioni

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Ormai dagli anni ’80 in poi il piercing all’ombelico è diventato una moda senza tempo. Questo evergreen non smette di avere adepti ancora oggi e nonostante le precauzioni di igiene ci sono sempre dei rischi.

Niente a che vedere con chi si fa perforare la lingua, le orecchie o il naso ma dobbiamo fare attenzione ad un paio di cose. Ecco tutti i rischi di chi si fa un piercing all’ombelico e come mantenere questa zona pulita per evitare infezioni.

Cosa utilizzare per far cicatrizzare la pelle dopo aver fatto il piercing all’ombelico

Dobbiamo tenere presente che il foro praticato nella pelle dovrà guarire, poiché è una piccola ferita. Nonostante non si debba togliere la barra del piercing per almeno 3-6 mesi ci vuole una pulizia costante.

Per cicatrizzare servono delle soluzioni saline e creme apposite che sono consigliate dal professionista che ha praticato il foro. Non si devono assolutamente utilizzare prodotti qualunque soprattutto a base alcolica. L’olio di cocco e l’olio di tea tree sono ottimi per disinfettare ed hanno un’azione antinfiammatoria e antibatterica.

Continuare un’operazione di igiene e pulizia costante anche dopo il primo anno

Nel foro all’interno dove si trova il piercing si annideranno sempre batteri e sporco. È bene quindi rimuovere il gioiello e pulirlo se è in metallo e assicurarsi che sia sempre anallergico e non provochi reazioni cutanee. A volte il metallo con il tempo e a contatto con l’acqua si usura, i gioielli e piercing vanno quindi puliti costantemente. Ecco tutti i rischi di chi si fa un piercing all’ombelico e come mantenere questa zona pulita per evitare infezioni.

È bene utilizzare prodotti naturali come l’olio di cocco che ha una potente azione idratante. In più l’alcool al rosmarino può essere usato come disinfettante e aromatizzante per proteggere dai cattivi odori di questa parte del corpo, specialmente se infettata.

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