Ecco tre rimedi, facili e veloci, per risolvere questa cattivissima abitudine che in molti hanno e che fa ingrassare

alimentazione

Complice il periodo difficile che stiamo vivendo, in cui l’attività fisica è ridotta ai minimi termini, sono in molti quelli che stanno tenendo sotto controllo l’ago della bilancia. Ma non sempre è così facile. Uno dei comportamenti alimentari che sta insorgendo – causa anche lo stress e l’ansia da pandemia – è una faticosa alternanza tra abitudini alimentari diurne e notturne. Di giorno un regime alimentare ferreo, rispettoso della dieta, di notte ci concediamo grandi abbuffate. Biscotti, dolci e perfino gli avanzi della sera prima, a volte diventano quasi un pasto extra, che appesantisce.

Ecco tre rimedi, facili e veloci, per risolvere questa cattivissima abitudine che in molti hanno e che fa ingrassare.

Il consiglio è quello di agire su tre leve: il sonno, l’alimentazione e le emozioni, tutte responsabili, in modo diverso, di questi risvegli notturni.

Il sonno

Per evitare abbuffate notturne bisogna intervenire innanzitutto sulla qualità del sonno. È fondamentale evitare di sera tensioni, preoccupazioni, ma anche fonti esterne che potrebbero disturbare il sonno. La luce degli schermi di smartphone e tablet, ad esempio, ostacola la produzione di melatonina. Meglio leggere un libro o ascoltare un audiobook. Come sempre, inoltre, la natura ci viene in soccorso. Per conciliare il sonno, è consigliabile bere prima di andare a dormire una tisana calmante, per esempio a base di karkadè, melissa, biancospino e tiglio.

L’alimentazione

Le scorribande notturne in frigorifero possono essere evitate cambiando alimentazione e cercando cibi che contengono serotonina. Questa sostanza è un’alleata infallibile per un riposo regolare e per ridurre quella sensazione di pessimismo che spesso è collegata all’insonnia. Quando la nostra alimentazione non introduce la giusta quantità di serotonina, nel nostro cervello scatta la sua ricerca. La ragione per cui ci si può ritrovare ad avere attacchi di fame può essere in uno squilibrio di serotonina. E allora è importante curare un’alimentazione che stabilisca i livelli di serotonina con alimenti sani, come i cereali integrali (pasta, riso, chicchi…), ricchi di carboidrati complessi. Alimenti da mangiare anche a cena, che danno sazietà e aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero a lungo. Evitando così i dessert.

Le emozioni

Le abbuffate notturne possono essere il sintomo di qualcosa di più profondo: la sensazione di insoddisfazione, l’assenza di stimoli, la presenza di frustrazioni. Il cibo diventa, così, un modo per compensare queste emozioni negative. La soluzione potrebbe essere nel dedicare del tempo alle proprie passioni, al fare qualcosa che ci rende felici, anche praticando dell’attività fisica che rilassa e distende.

Certo non abbiamo la bacchetta magica, ma sicuramente questi tre rimedi, facili e veloci, possono aiutare a risolvere questa cattivissima abitudine che in molti hanno e che fa ingrassare.

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