Ecco svelati i danni che gli smartphone causano ai bambini

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Bambini e adolescenti in questi anni sono stati duramente messi alla prova con la didattica a distanza, spesso fatta tramite Pc, ma molte volte anche solo con gli smartphone per velocizzare il procedimento. Ebbene, la scuola online ha avuto conseguenze sia positive che negative.

È bene sottolineare, però, che i bambini e gli adolescenti purtroppo passano molto tempo incollati a questi dispositivi non per esigenze scolastiche.

Se per gli adolescenti sono i social network l’amo a cui abboccano con troppa frequenza, per i più piccini sono i video di cartoni animati.

Poco importa quale sia l’elemento che li attira, il problema è il tempo passato sullo schermo che fa la differenza.

Ecco svelati i danni che gli smartphone causano ai bambini

I danni più scontati, da un punto di vista fisico, sicuramente riguardano la vista. Gli occhi, infatti, sono sollecitati da fonti luminose artificiali senza nessun sistema di protezione.

Con il passare del tempo la vista incorre in problematiche più o meno gravi, soprattutto se è già presente una predisposizione genetica.

Sempre da un punto di vista fisico si sottolinea l’importanza della postura corretta: quest’ultima assai spesso non è tenuta dagli adulti che maneggiano gli smartphone, figurarsi dai bambini.

Le ripercussioni, però, non sono da sottovalutare: soprattutto percezione di vibrazioni inesistenti e disturbi all’apparato muscolo-scheletrico.

Per quanto riguarda i danni psicologici l’elenco s’infittisce. Infatti, oltre a disturbi all’attenzione e alla capacità di concentrarsi in modo proficuo, i bambini possono sviluppare comportamenti che sfociano in aggressività.

Poiché attenzione e concentrazione sono ingredienti fondamentali nel percorso scolastico di ogni bambino una loro compromissione è quindi un grave disagio che portato avanti nel tempo determina ripercussioni da non sottovalutare.

Ecco, allora, che alla luce dei danni svelati che gli smartphone causano ai bambini, è bene prendere provvedimenti.

L’alternativa da offrire ai bambini è quella delle esperienze concrete e reali, fatte attraverso la socialità vissuta e non mediata da uno schermo.

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