Ecco quello che assolutamente non dovremmo fare quando troviamo una serie che ci appassiona per non incorrere in questo problema

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Durante il 2020, anno delle chiusure a causa della pandemia, abbiamo fatto una scorpacciata di film e serie televisive. Di per sé, i film (anche i film animati) sono narrazioni che iniziano e finiscono nell’arco di un paio d’ore: in quell’intervallo di tempo è addensato tutta la storia. Le serie televisive invece sono delle narrazioni che durano diverse puntate. Generalmente, nelle serie, la trama principale dura dal primo episodio all’ultimo. Esistono poi numerose altre sotto-trame che, in un gioco di specchi, si intersecano e si confondono con la trama principale, ma che permangono solo per il tempo del singolo episodio.

La durata totale dei numerosi episodi di una serie televisiva è molto più lunga della durata di un film singolo. Non meraviglia pertanto, che da molti film sia stata fatta la corrispettiva serie televisiva (si pensi a Gomorra) o, viceversa, che dalla serie si sia realizzato il film (Downtown Abbey per esempio). I due prodotti non si escludono a vicenda, ma semmai si alimentano a creare delle vere e proprie mitologie commerciali e di merchandising (nominiamo per esempio La Casa di carta).

In questa enorme varietà dell’offerta, forse l’unica cosa che a molti di noi manca è il tempo per poter vedere tutto. Durante i vari lockdown, abbiamo scoperto che avere troppo tempo a disposizione può essere difficoltoso almeno quanto non averne affatto. Abbiamo riempito questi enormi vuoti di tempo guardando intere serie televisive. Ecco però quello che assolutamente non dovremmo fare quando troviamo una serie che ci appassiona per non incorrere in questo problema.

Fiction, telenovelas, soap opera e molto altro

Le serie televisive si propongono come delle novità di racconto inedite rispetto al passato. Lasciando da parte i feuilleton e i romanzi d’appendice (propriamente letterari), dal punto di vista televisivo già le telenovelas avevano utilizzato lo stratagemma delle puntate. Alcune hanno tenuto (tengono) incollati allo schermo milioni di telespettatori per anni, intorno a improbabili e intricate relazioni amorose. Fiction, soap opera, telenovelas, telefilm e serie televisive, si differenziano per numero di episodi, tematiche, numero di personaggi e schemi narrativi. Lo scopo è sempre quello di creare dipendenza per arrivare alla fine del racconto.

Ecco quello che assolutamente non dovremmo fare quando troviamo una serie che ci appassiona per non incorrere in questo problema

Il binge-watching, ovvero la maratona di serie tv che guardiamo in una giornata, non è un problema di per sé. Non è il numero di episodi guardati in una giornata a essere dannoso. Sulla scia dei disturbi del comportamento (per esempio il binge-eating, disturbo dell’alimentazione incontrollata), il problema però potrebbe insorgere quando, per guardare avidamente le varie serie tv, trascuriamo e compromettiamo le relazioni, gli affetti e gli altri aspetti della nostra vita. Potremmo avere difficoltà ad addormentarci o avere delle vere e proprie crisi di astinenza quando non siamo davanti allo schermo. Se dovessimo renderci conto di vivere questa situazione, forse sarebbe meglio rallentare un po’.

Ora che molte limitazioni sugli spostamenti sono state superate, dovremmo maggiormente approfittare della possibilità di interazione e socializzazione che questo comporta. Questo ci arricchirà in esperienza e pienezza del vivere.

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