Ecco quanto peseranno le trattenute sugli stipendi lordi inferiori a 2.700 euro fino a dicembre 2022

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La retribuzione mensile di un lavoratore non corrisponde alla somma di denaro che compare sul contratto. Sulla busta paga infatti viene indicato il compenso lordo anche quando si firma un contratto di semplice collaborazione. Alla cifra lorda riportata sul documento bisogna sottrarre una serie di tasse, contributi pensionistici ed eventuali trattenute. Le voci presenti in busta paga sono numerose e possono cambiare in base al tipo di contratto di lavoro.

Dalla lettura della busta paga ci si rende conto che una parte consistente di stipendio serve a pagare le imposte. In sostanza lo Stato trattiene una quota della retribuzione spettante al contribuente. Nel caso di lavoratori subordinati è lo stesso datore di lavoro a versare somme di denaro agli enti competenti. Ciò determina una notevole riduzione degli importi effettivi che il contribuente riceve ogni mese. Va inoltre ricordato che sono in arrivo tagli sulle buste paga di questi dipendenti e autonomi iscritti all’INPS o alla Gestione separata entro marzo.

Ma non sono tutte cattive le notizie che riguardano l’ammontare mensile delle retribuzioni. Al contrario, ecco quanto peseranno le trattenute sugli stipendi lordi inferiori a 2.700 euro fino a dicembre 2022. Si ritroveranno infatti più soldi in busta paga alcuni lavoratori dipendenti proprio grazie ad alcune particolari agevolazioni contributive.

Grazie allo sconto assicurativo riceveranno compensi più alti per tutto il 2022. Tale vantaggio esclude tuttavia i lavoratori domestici e spetta ai dipendenti del settore dia pubblico che privato. In sostanza lo Stato si farà carico di una parte della spesa che il datore di lavoro destina al versamento della contribuzione. In un precedente articolo i nostri consulenti hanno già indicato altre categorie di lavoratori cui l’INPS accredita gratis 36 mesi di contributi.

Ecco quanto peseranno le trattenute sugli stipendi lordi inferiori a 2.700 euro fino a dicembre 2022

Durerà un anno intero il periodo in cui alcuni contribuenti potranno godere di una riduzione delle trattenute sullo stipendio. Il che significa che per tutto il 2022 riceveranno retribuzioni mensili più alte. A beneficiare di tale vantaggio saranno i lavoratori che percepiscono redditi di lavoro non oltre i 35.000 euro. In altri termini potranno avvantaggiarsi dello sconto contributivo i lavoratori con stipendi lordi inferiori a 2.692 euro mensili.

In base al dettato del Decreto legislativo 234/2021 le trattenute applicate dal datore diminuiranno dello 0,8% mensile. Ricadrà pertanto sullo Stato l’onere di coprire le spese relative alla quota dei contributi di cui si godrà l’esonero. Tale decontribuzione troverà applicazione nell’arco di tempo compreso fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Oltre ai vantaggi immediati sulla busta paga, tale facilitazione contributiva non avrà alcuna ricaduta negativa ai fini pensionistici.

Approfondimento 

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