Ecco quanti soldi di assegno unico INPS spettano a una mamma con un figlio e con ISEE fino a 30.000 euro

mamma

Conto alla rovescia per il primo pagamento dell’AUU, l’assegno unico e universale. Si tratta del contributo economico voluto dal legislatore la scorsa estate per dare sostegno alle famiglie e alla natalità.

Da luglio 2021 l’INPS ha erogato la misura temporanea ai percettori di RdC e alle famiglie richiedenti e in possesso dei requisiti. Da marzo si passa invece alla misura universale, e attenzione e non sbagliare questo particolare dell’IBAN indicato sul modulo di domanda.

Tra i nostri Lettori crescono gli interrogativi sull’importo dell’assegno. La ragione è alquanto semplice: al variare delle casistiche muta anche il valore riconosciuto. Ora, con riferimento al caso di una mamma single (mai sposata) con un pargolo, ecco quanti soldi di assegno unico INPS spettano a marzo.

I parametri da considerare

L’INPS ha fatto sapere da tempo che l’assegno su domanda sarebbe arrivato intorno al 20 di questo mese, giorno più giorno meno. Pertanto non sono da escludere comunicazioni ufficiali dell’Ente anche verso la fine di questa settimana.

Per il calcolo dell’importo, sono diversi i parametri da considerare. Tra essi abbiamo il numero dei figli a carico, la loro età, l’ISEE della famiglia richiedente, la presenza di eventuali disabilità. Infine sono previste delle maggiorazioni al verificarsi di certe circostanze previste dalla disciplina della misura.

Ecco quanti soldi di assegno unico INPS spettano a una mamma con un figlio e ISEE fino a 30.000 euro

Abbiamo già visto quanto spetta a una famiglia con 1 o 2 e 3 figli e ISEE fino a 15.000 euro. Adesso analizziamo il caso di una mamma con figlio a carico: quanto spetta di AUU a seconda delle varie circostanze? Utilizziamo i dati presenti sul portale MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per fare delle possibili simulazioni.

Se il figlio è minorenne, l’importo è pari a 175, 150, 125 e 100 euro a seconda che l’ISEE sia rispettivamente pari fino a 15mila, 20mila, 25mila e 30mila euro.

Gli importi diminuiscono nel caso in cui il figlio è maggiorenne, ma fino ai 21 anni di età. Le cifre da tenere a mente passano a 85, 73, 61 e 49 euro, sempre secondo le fasce ISEE di cui sopra.

Infine, in caso di figlio disabile e dai 21 anni su, gli importi-base sono identici a quelli del caso precedente (ossia figlio maggiorenne fino ai 21 anni di età).

Le maggiorazioni che spettano a una mamma con un figlio a carico

Vediamo adesso a quali maggiorazioni avrebbe diritto una mamma single con un figlio a carico, tra quelle previste dal legislatore. Anzitutto è esclusa quella prevista per ciascun figlio dal terzo in poi e quella per il nucleo con 4 o più figli. Allo stesso modo sarebbe esclusa quella prevista per il caso di entrambi i genitori lavoratori.

Invece se la madre ha meno di 21 anni spettano 20 uro di maggiorazione, a prescindere dalla soglia ISEE

Infine ci sono le maggiorazioni legate all’eventuale disabilità del figlio, che prescindono dall’ISEE. Gli importi da ricordare sono i seguenti:

  • 105 euro, se il figlio è minorenne e non autosufficiente;
  • 95 euro, invece, in caso di figlio minorenne con disabilità grave;
  • 85 euro nel caso di figlio minorenne con disabilità media;
  • 80 euro, infine, per il caso del figlio maggiorenne con disabilità.

Una doverosa avvertenza

Come si evince, l’importo finale dell’assegno varia da un caso a un altro a seconda dei parametri che entrano in gioco. Pertanto è bene anzitutto accertarsi della presenza dei vari requisiti e procedere con l’inoltro della domanda all’INPS. Poi attendere l’esito dell’istruttoria per conoscere l’effettivo importo spettante.

Infine occorre tenere a mente che l’importo può variare nel tempo in funzione delle variazioni del nucleo familiare e/o dell’età del figlio e/o dell’ISEE.

Approfondimento

Anche a marzo le madri potranno chiedere questo assegno mensile di 354,73 euro in aggiunta all’assegno unico.

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