Ecco quanti contributi volontari dovranno versare nel 2022 artigiani, commercianti e professionisti per assicurarsi la pensione

INPS

Abbiamo parlato più volte, sulle pagine di ProiezionidiBorsa, dell’aumento delle pensioni previsto per il 2022. Abbiamo anche detto che questi aumenti non sono indicativi, se ne vengono ignorate le motivazioni. Le pensioni, infatti, aumentano per adeguarsi all’aumento simultaneo dell’inflazione (che lo scorso anno è salita dell’1,9% circa). Di conseguenza, quest’anno, insieme alle pensioni, aumenterà anche il costo per il versamento dei contributi, adeguandosi anch’esso al tasso d’inflazione. Questo vale sia per la contribuzione obbligatoria che per quella volontaria.

Dunque, ecco quanti contributi volontari dovranno versare le categorie di lavoratori, che si organizzano autonomamente per raggiungere la pensione. L’INPS ha fatto massima chiarezza sull’argomento con la recente circolare numero 24 dell’11 febbraio 2022. In essa specifica tutti gli importi contributivi previsti per l’anno corrente.

Aumentano i contributi, anche per chi li versa volontariamente 

In generale, la contribuzione volontaria seguirà gli andamenti della contribuzione obbligatoria. L’aumento medio annuo, rispetto al 2021, sarà di 67 euro. Per la precisione, il costo minimo per il versamento di un anno di contributi volontari passerà dai 3.538,91 euro dell’anno passato ai 3.606,17 euro.

La cifra deriva dall’applicazione delle aliquote previste dalla legge sul reddito percepito nelle ultime 52 settimane di lavoro (se supera la soglia del minimale contributivo). Tale aliquota può assumere due valori, a seconda che l’autorizzazione a versare i contributi volontari risalga a prima o dopo il 31 dicembre 1995. Nel primo caso è pari al 27,87%, nel secondo caso al 33%. Nel caso in cui il contribuente superi la soglia reddituale di 48.279 euro, allora dovrà versare un’aliquota aggiuntiva pari all’1%.

Ecco quanti contributi volontari dovranno versare nel 2022 artigiani, commercianti e professionisti per assicurarsi la pensione

Seguiranno regole a parte alcune specifiche categorie di lavoratori, tra cui artigiani e commercianti. Per queste due categorie, i contributi volontari fanno riferimento a quanto specificato dalla legge numero 233 del 1990.

La suddetta legge attribuisce ad artigiani e commercianti una determinata classe di reddito (ce ne sono 8), in base alla quale viene assegnata un’aliquota. Per quanto riguarda l’aliquota prevista dal regime IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), resterà invariata per gli artigiani, mentre salirà al 24,48% per i commercianti.

Aumenta la contribuzione minima anche per i professionisti, che lavorano con Partita IVA. Per loro il minimo sale dai 5.264,52 euro dell’anno passato ai 5.360,28 euro di quest’anno (446,69 euro al mese).

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