Ecco quando si possono fare pagamenti di più di 3.000 euro con soldi contanti oltre il limite 2021 senza rischiare multe dall’Agenzia delle Entrate

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È in corso una guerra al denaro contante che penalizza e ostacola i contribuenti che non intendono ricorre a strumenti di pagamento elettronici. Alcuni consumatori infatti temono di diventare vittime di truffe e poco si fidano del modo in cui avviene il trasferimento del denaro digitale.

Tuttavia chi usa moneta sonante dovrebbe fare “Attenzione ai 3 pagamenti da non fare mai con soldi contanti per evitare perdite e multe salatissime”. E soprattutto non deve usare moneta liquida per somme di denaro superiori alla soglia di utilizzo prevista dal Decreto legislativo 178/2020. Esistono tuttavia eccezioni alla normativa che garantiscono spazi di manovra più ampi. Ecco quando si possono fare pagamenti di più di 3.000 euro con soldi contanti oltre il limite 2021 senza rischiare multe dall’Agenzia delle Entrate.

Per scoraggiare la circolazione di denaro liquido il Governo ha ideato misure premiali che incentivano l’utilizzo di carte di debito, di credito e prepagate. La lotteria degli scontrini e il cashback perseguono infatti l’obiettivo di ridurre ai minimi termini il ricorso al contante. E sono “In arrivo dall’Agenzia delle Entrate multe di oltre 2.000 euro non solo per chi riceve ma anche per chi effettua questi pagamenti”. Ciò perché le forze governative intendono sradicare il fenomeno dell’evasione fiscale, dei pagamenti in nero e l’operato della criminalità organizzata. Pur tuttavia, in alcune circostanze si può violare il tetto massimo di utilizzo di denaro liquido senza ricevere sanzioni. Ecco quando si possono fare pagamenti di più di 3.000 euro con soldi contanti oltre il limite 2021 senza rischiare multe dall’Agenzia delle Entrate.

Ecco quando si possono fare pagamenti di più di 3.000 euro con soldi contanti oltre il limite 2021 senza rischiare multe dall’Agenzia delle Entrate

Secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo 13/2012 gli stranieri non residenti in Italia hanno facoltà di usare il contante fino alla soglia di 15.000 euro. Ciò equivale a dire che possono pagare in contanti ben oltre il limite di 2.000 euro per comprare beni e servizi relativi al turismo. Ci si riferisce ad esempio al pagamento di prestazioni alberghiere, di trasporti, visite guidate, alimenti e bevande.

Prima di ricevere il pagamento in contanti il venditore deve assicurarsi tramite fotocopia dei documenti di identità che il cliente non sia cittadino italiano. Inoltre corre l’obbligo per l’esercente di versare il denaro liquido sul conto bancario già a partire dal giorno successivo all’emissione del pagamento. Allo stesso modo risulta necessario comunicare in via preventiva all’Agenzia delle Entrate le coordinate del conto bancario su cui si effettua il versamento.

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