Ecco quando l’INPS pagherà l’aumento delle pensioni di invalidità e gli arretrati

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Stando alle analisi degli Esperti di Redazione ecco quando l’INPS pagherà l’aumento delle pensioni di invalidità e gli arretrati. A beneficiare dell’aumento dell’assegno pensionistico non saranno tuttavia tutti i contribuenti cui l’INPS riconosce la condizione di invalidità. Riceveranno un incremento del rateo previdenziale soltanto i soggetti che presentano una percentuale di invalidità pari al 100%. Inoltre il requisito anagrafico necessario al riconoscimento dell’aumento presuppone che l’età dell’invalido oscilli tra i 18 e i 59 anni. Fra i beneficiari dell’aumento rientrano anche i contribuenti ciechi e sordomuti.

Non riceveranno gli aumenti della retribuzione pensionistica invece i contribuenti che, pur in presenza di un’invalidità al 100%, superano specifiche soglie di reddito. A proposito di fasce reddituali conviene leggere l’articolo “Quando il reddito fa perdere l’aumento della pensione di invalidità”. La somma di denaro che gli aventi diritto riceveranno ammonta a 651,51 euro rispetto alla precedente che invece era pari a 285,66 euro. Si attende nei prossimi giorni una circolare dell’Ente previdenziale con indicazioni più precise in merito alla data di erogazione dei ratei pensionistici. Ma secondo gli Esperti di Redazione ecco quando l’INPS pagherà l’aumento delle pensioni di invalidità e gli arretrati.

Ecco quando l’INPS pagherà l’aumento delle pensioni di invalidità e gli arretrati

L’aumento dell’assegno previdenziale dovrebbe arrivare in coincidenza con il giorno di pagamento delle pensioni. La data di erogazione quindi dovrebbe essere il prossimo 2 novembre. Il ritardo con cui l’INPS sta provvedendo alla liquidazione delle retribuzioni pensionistiche ha delle specifiche motivazioni. Di fatto l’INPS, prima di erogare l’incremento, sta effettuando verifiche e controlli per accertare il possesso dei requisiti necessari al riconoscimento del beneficio.

I lunghi tempi di attesa dipendono dunque dalla difficoltà di individuare con precisione quali siano gli effettivi beneficiari dell’aumento previdenziale. Oltre al requisito anagrafico di età compresa fra 18 e 59 anni, alla percentuale di invalidità pari al 100%, l’INPS deve valutare il reddito. Per quel che riguarda invece gli arretrati conviene ricordare che il pagamento degli stessi avverrà a partire dal 20 luglio 2020.

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