Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni

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La Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato in diverse occasioni le tematiche relative alla previdenza nel nostro Paese. Sappiamo quindi che, con l’abbandono di Quota 100, l’età pensionabile sta salendo anno dopo anno. L’Italia, insieme alla Grecia, è oggi il Paese europeo in cui si va in pensione più tardi. L’età del pensionamento per i dipendenti privati nella Penisola è 66 anni e 7 mesi. Mentre la media europea si ferma a 64 anni e 2 mesi, con punte ben più basse. Nella vicina Francia, ad esempio, uomini e donne possono andare in pensione a soli 60 anni. In questo articolo vedremo come alcuni lavoratori italiani possono beneficiare dei requisiti pensionistici previsti in altri Stati europei.

Il trattamento pensionistico di chi ha lavorato all’estero

Non è infrequente che cittadini italiani abbiano svolto attività lavorativa all’estero per alcuni anni della propria carriera. Questa casistica è destinata ad aumentare in futuro, visto l’elevato numero di connazionali costretti ad emigrare per trovare lavoro. Il regolamento europeo 883/2004 disciplina proprio queste situazioni. Nel caso di contribuzione in altri Stati europei, il lavoratore può ricorrere alla totalizzazione. Ovvero alla somma dei contributi pagati nei diversi Paesi al fine di ottenere la pensione. Questa facoltà vale per i contributi versati nei Paesi dell’Unione Europea e per una ventina di Paesi extracomunitari convenzionati. Chi ha versato in Paesi non convenzionati dovrà valutare il riscatto dei contributi che, normalmente, è a titolo oneroso.

Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni

Il citato regolamento europeo 883/2004, prevede anche ulteriori tutele. Una di esse interessa chi abbia maturato almeno un anno di contribuzione al di fuori dell’Italia. Questi lavoratori possono richiedere il pensionamento al raggiungimento dei requisiti previsti dalle leggi di quello Stato. Vale a dire, al sessantacinquesimo anno d’età per chi ha lavorato in Austria e Lussemburgo. O al sessantunesimo anno d’età per chi ha versato i contributi in Svezia o a Malta. La soglia d’accesso scenderà addirittura a sessant’anni per le persone che hanno versato almeno un anno di contributi in Francia. Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni, nonostante l’età pensionabile sia in continua salita.

Le pensioni degli italiani all’estero

Abbiamo visto che aver versato contributi in un Paese europeo consente di beneficiare di legislazioni più favorevoli della nostra. Ad esempio, i molti italiani che hanno trascorso periodi lavorativi in Francia potranno richiedere la pensione con i requisiti transalpini. Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni. Ricordiamo che i contributi esteri non consentono di aumentare il montante contributivo né la retribuzione media usata dall’INPS per calcolare le pensioni. Il vantaggio per chi ha lavorato all’estero è quindi limitato al requisito anagrafico per l’accesso al trattamento di quiescenza. Un aspetto da considerare, visto che le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa. Abbiamo trattato questo argomento in un recente articolo.

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