Ecco qual è adesso lo scenario più probabile per le Borse secondo le analisi

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Un evento venerdì ha cambiato prospettiva ai mercati azionari. La diffusione del dato macroeconomico americano ha avuto un immediato impatto sui listini. Alla luce di quanto accaduto nell’ultima seduta della settimana, ecco qual è adesso lo scenario più probabile per le Borse secondo le analisi.

Cosa ha fatto tremare le Borse venerdì

Partiamo dal fatto per poi capire quale sarà l’andamento delle Borse per le prossime sedute, in particolare di Piazza Affari. Durante la mattinata di venerdì le Borse del Vecchio Continente si sono mosse poco, rimanendo a ridosso dello zero, con volumi ridotti. Alle ore 14,30 a 3 ore dalla chiusura degli scambi in Europa, è arrivata una notizia che ha sconvolto gli equilibri. In USA le nuove buste paga del settore non agricolo ad agosto sono crollate a 235 mila, mentre a luglio erano state oltre 1 milione.

Appena la notizia è stata diffusa un’ondata di vendite ha invaso il mercato. I prezzi degli indici dei principali listini europei sono scesi in verticale in pochi minuti. Perché i prezzi sono crollati? Perché la notizia suggeriva indirettamente che il mercato del lavoro USA sta rallentando e di conseguenza anche la ripresa economica del Paese. Gli operatori hanno interpretato la notizia come negativa e hanno venduto. Ma a ben vedere il dato può essere anche positivo per i mercati, perché allontana il tapering da parte della FED. Infatti, gli indici USA dopo un avvio in calo hanno recuperato terreno durante tutta la seduta. L’S&P 500 ha chiuso praticamente invariato a un passo dal massimo storico. Il Nasdaq ha addirittura chiuso in rialzo dello 0,2%. Invece le Borse europee hanno chiuso tutte in calo.

Ecco qual è adesso lo scenario più probabile per le Borse secondo le analisi

Alla luce di questi dati, adesso cosa potrebbe accadere questa settimana sui mercati azionari? Come al solito molto dipende da cosa farà Wall Street. Paradossalmente la notizia del calo delle buste paga ad agosto rafforza il trend rialzista del mercato azionario americano. Venerdì il Nasdaq non ha ritoccato il massimo assoluto per appena 4 punti.  Quello che è accaduto venerdì pomeriggio, lascia intuire uno scenario ancora favorevole alla Borsa USA e meno brillante per le Borse europee.

Il rallentamento della crescita dell’economia USA per il momento ferma il conto alla rovescia per la partenza del tapering. La riduzione dell’immissione di liquidità straordinaria nei mercati da parte della FED si allontana e questa ipotesi è gradita dalle Borse. Ma se la Borsa USA continuerà a salire, gli investitori continueranno a puntare su Wall Street dedicando un’attenzione minore alle Borse europee. Ecco perché alla luce di questi fatti lo scenario probabile è di conferma del rally dei prezzi in USA. Mentre l’Europa avrà nuove giornate poco brillanti.

L’indice maggiore di Piazza Affari, il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), è ritornato sulla soglia dei 26.000 punti. Oggi se i prezzi scenderanno sotto area 25.900 punti caleranno a 25.700 punti. Mentre al rialzo, solo se l’indice supererà i 26.300 punti potrà allungare fino in area 26.500 punti, indispensabile premessa per un nuovo massimo decennale.

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