Ecco perché questi due titoli potranno correre in Borsa nei prossimi mesi

Piazza affari

Eni ed Enel saranno tra i titoli maggiormente premiati dalla Borsa nei prossimi mesi, e forse anni. Lo dice BlackRock, la più grande società di gestione di fondi nel mondo. In realtà non cita esplicitamente Eni ed Enel. Ma i suoi analisti in una ricerca hanno individuato i settori più interessanti su cui investire per il futuro. Sono quelli legati alla tecnologia, alla sanità e all’energia.

Immaginando che Eni ed Enel saranno nel mirino di BlackRock, ecco perché questi due titoli potranno correre in Borsa nei prossimi mesi.

Enel batte Eni nel confronto diretto

Seguendo le indicazioni di BlackRock, gli Esperti di ProiezionidiBorsa hanno fatto una analisi delle potenzialità di crescita delle azioni Eni e Enel.  Ed hanno anche cercato di capire quale delle due potrebbe essere favorita nelle prossime settimane.

Prima di tutto vediamo come è andata nell’ultimo anno, quali performance hanno avuto i due titoli azionari da ottobre del 2019 a oggi. Negli ultimi 12 mesi Enel (MIL:ENEL) ha guadagnato il 9% mentre Eni ha lasciato sul campo oltre il 50%.

Il forte legame con l’andamento del mercato del petrolio della azienda del cane a sei zampe, emerge chiaramente in questi dati. Quindi per fare degli investimenti ragionati sul titolo, occorre tenere in considerazione questo fattore.

Scopriamo adesso, cosa hanno fatto le due azioni nell’ultimo mese, per avere il polso del trend di breve periodo. Ancora una volta Enel si conferma la migliore, con una variazione nulla contro una perdita del 14% di Eni.

Ecco perché questi due titoli potranno correre in Borsa nei prossimi mesi

A questo punto possiamo ipotizzare quale potrebbe essere l’andamento dei prezzi per le prossime settimane. Partiamo da Enel. Dopo il crollo dei mercati azionari a cavallo di febbraio e marzo, il titolo ha reagito bene. In 4 mesi ha colmato le perdite riportandosi ai livelli pre crisi.

Ma una volta giunto al massimo di 8,5 euro, i prezzi hanno ripreso a scendere. Solo da un paio di settimane la discesa sembra finita. Per una inversione rialzista occorre attendere una chiusura sopra i 7,8 euro con target a 8,5 euro. Al ribasso, invece, sarà negativo un ritorno sotto area 7,0/7,1 euro.

Per Eni la situazione è più difficile, ma paradossalmente più semplice. Il titolo quota a 6,7 euro ed è sui minimi degli ultimi 20 anni. I prezzi sono in calo da giugno, ma da questa settimana la discesa sembra finita. Arrivano segnali di rimbalzo.

Quota 7 euro è il primo ostacolo da superare e successivamente sarà area 7,4 euro. Se riuscisse, l’azione potrebbe tornare verso i massimi di giugno a un passo dai 10 euro. Mentre sarebbe molto negativa una discesa sotto 6,2 euro.

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