Ecco perché Pisa è la meta perfetta per tuffarsi nella tradizione

Pisa

Pisa è divisa in due dal fiume Arno: le due zone sono dette Mezzogiorno a sud e Tramontana a nord e queste, nell’ambito del Gioco del Ponte, sono definite “Parti”.

Dal lontano 22 febbraio 1568 le due Parti sono protagoniste di una sfida che fu decisa grazie alla battaglia dei sassi della prima edizione.

Nel tempo questa è divenuta una simulazione di una battaglia e nella versione moderna uno scontro non cruento.

Le due aree sono composte da sei Magistrature ciascuna e le squadre appartenenti alle Magistrature si affrontano sul Ponte di Mezzo ogni ultimo sabato del mese di giugno appunto nella disfida del Gioco del Ponte.

Ecco perché Pisa è la meta perfetta per tuffarsi nella tradizione

Gli scontri si svolgono grazie ad un combattimento di 20 persone per squadra. I combattenti devono spingere con la forza della schiena e delle gambe un carrello molto pesante.

La sfida termina quando il carrello, a causa della spinta dei combattenti, non fa cadere la bandierina che delimita l’ultima linea di difesa dell’avversario.

Prima degli scontri si assiste ad una sfilata composta da 710 persone divise in gruppi armati, nobili e dignitari. Essi montano ben 40 cavalli, in abiti ed armature di foggia cinquecentesca, durante la quale la tradizione si rinnova.

Passare qualche giorno a Pisa durante il giugno Pisano vale la pena

L’evento è atteso dalla città come punta di diamante del giugno Pisano, mese in cui si moltiplicano le manifestazioni storiche come la Regata dei quattro quartieri storici e la Luminara di San Ranieri.

Ecco perché Pisa è la meta perfetta per tuffarsi nella tradizione. Va la pena assolutamente in quel periodo fermarsi un giorno in più per godersi lo spettacolo.

Sedere sulle spallette dell’Arno a guardare la sfilata che si snoda lungo il percorso circolare dei quattro Lungoarno centrali e le sfide sul Ponte di Mezzo è appagante.

Una piccola curiosità: nelle edizioni postbelliche fino agli anni ’60, la Parte sconfitta rimaneva per tutta la notte seguente il gioco senza energia elettrica. Nell’edizione attuale, risalente agli anni ’80 e mai più interrotta, si spengono i lampioni dei Lungarno della parte perdente.

Questa è la bellezza della città grazie alla sua storia millenaria

Fare una passeggiata lungo l’Arno senza l’illuminazione riporta indietro nel tempo e rende ancora più magica e antica l’atmosfera.

La tradizione si rinnova ogni anno. Ciò permette alla città di calarsi per un pomeriggio ed una sera in un ambiente legato al suo passato. Ma anche a rinverdire i fasti della sua gloria repubblicana.

Pisa, dal Ponte di Mezzo, grida la sua forza attraverso la potenza dei combattenti e lo sventolio del suo vessillo rossocrociato che ha portato in tutto il Mediterraneo fino alle sponde della Terra santa.

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