Gli italiani crescono e muoiono con la dieta mediterranea. Possiamo tranquillamente affermare e, per fortuna, che, lasciato il biberon, i nostri bambini con lo svezzamento, si dirigono verso un’alimentazione sana e completa. Tutti gli studi di oncologia internazionale convengono che la dieta mediterranea prevenga i tumori e allunghi la vita. Ovviamente unita a uno stile di vita sano che preveda attività fisica e bandisca dalla quotidianità fumo ed eccessi vari. Ma, un recente studio dell’Università dell’Illinois, Stati Uniti, ha rivelato che alcune migliaia di pazienti sottoposti alla nostra dieta, hanno dimostrato altri benefici meno conosciuti. Ecco perché la dieta mediterranea protegge anche i nostri occhi, stando a quanto emerso su un campione di oltre 8mila americani over 50.
Una ricerca decennale
Per arrivare ad affermare che la dieta mediterranea abbia effetti benefici anche sulla vista, i pazienti di sono sottoposti a controlli e verifiche per un lasso di tempo di 10 anni. Trascorsi i quali, ecco perché la dieta mediterranea protegge anche i nostri occhi, ha puntato i riflettori su 9 principi fondamentali:
- Assunzione di tante verdure
- Cereali integrali
- Pesce
- Noci
- Frutta
- Olio extra vergine di oliva
- Legumi
- Riduzione della carne
- Moderazione con l’alcol
Le vitamine, le fibre e i nutrienti contenuti in questi alimenti hanno dimostrato di saper combattere molto bene la degenerazione della vista e l’insorgere di malattie maculari legate all’età.
Non solo la vista, ma anche i tessuti muscolari
Sappiamo che la dieta mediterranea eccelle anche nella prevenzione dell’invecchiamento cerebrale, in quello cellulare, nella lotta alle malattie cardiocircolatorie. Ma questa lunga e produttiva ricerca ha anche evidenziato nei soggetti testati il consolidamento della massa muscolare, grazie all’assunzione degli alimenti magici di cui sopra. In particolare, nelle donne, esposte anche alla menopausa, e all’abbassamento degli estrogeni, si è evidenziato un notevole allentamento del processo degenerativo. Il beneficio è apparso ancor più evidente nella fascia di età femminile 55-60 anni, tra le soggette coinvolte nella dieta mediterranea.
