Ecco perché e per quanto tempo fare vacanze furbe in Italia per conciliare vaccino e lavoro

vacanze

La liberalizzazione delle prenotazioni vaccinali che da oggi ha dato spazio a tutte le fasce d’età sta scombinando tutti i nostri piani ferie, ma in meglio. Potremo finalmente organizzarci al meglio per i prossimi mesi.

Ecco perchè e per quanto tempo fare vacanze “furbe” in Italia per conciliare vaccino e lavoro, specialmente da remoto. Vediamo qual è il metodo migliore con i nostri Esperti di Lavoro di ProiezionidiBorsa.

Conciliare vaccino e lavoro

I giorni seguenti alla prima o seconda dose del vaccino potrebbero (per alcuni) risultare un po’ più faticosi. Ecco perchè è importante, visto che le date di vaccinazione le sappiamo in anticipo, programmare semmai qualche giorno di riposo a ridosso del primo o del secondo appuntamento.

Se non si riesce a farlo, cerchiamo almeno di non aumentare lo stress da smart working o da lavoro in presenza. Vediamo di non darci o farci dare degli obiettivi quotidiani troppo onerosi da raggiungere proprio in quei giorni così delicati per la nostra vita privata.

Evitare di essere troppo reperibili

Chi ha ricevuto la conferma di lavoro a distanza per due o tre giorni alla settimana, applichi il concetto alla lettera. Lo smart working estivo è ottimo per fare vacanze “furbe” nei periodi che precedono e seguono la prima dose di vaccino.

Partire senza indugio per il mare o la montagna il giovedì pomeriggio, avere un telefono di lavoro diverso da quello privato. E programmiamo il rientro per lunedì sera, anche dopo cena. Sarà più facile non venire convocati per riunioni lampo, sostituzioni e confronti all’insegna del “visto che sei qui”.

Anche per chi lavora sempre in presenza, attenzione alla troppa reperibilità: in questi mesi abbiamo appreso che è pericolosa.

In alcuni settori, come quello infermieristico, è stato spesso sforato anche il massimo dei 6 turni al mese previsti dal contratto nazionale.

In altri casi la reperibilità è mal pagata. Molti medici condotti spariranno in tante piccole città. Non intendono proseguire in regime di cumulo pensione-lavoro, anche laddove c’è bisogno. E ciò perché in base alla normativa vigente, dandosi disponibili a proseguire la professione, guadagnerebbero meno di quel che spetta loro semplicemente standosene a riposo.

Ecco perché e per quanto tempo fare vacanze “furbe” in Italia per conciliare vaccino e lavoro

Riprogrammiamo il nostro tanto desiderato viaggio all’estero fra qualche mese, se è possibile. Facciamo un’altra vacanza “furba” in Italia per conciliare vaccino e lavoro.

Prima di sognare un altro puntino sulla mappa, informiamoci sui tempi di attesa per i visti, se sono necessari. Alcuni Paesi hanno snellito le pratiche consolari , altri invece al di là degli annunci, sono ancora lenti oppure diffidenti ad accettare turisti che viaggiano solo con la prima dose fatta o solo col tampone.

Consigliati per te