Ecco perché dovremmo mangiare sempre frutta italiana 

frutta

Una delle immagini simbolo dei prodotti freschi che arrivano dall’estero: le fragole di febbraio del Marocco o della Tunisia. Siamo sicuri che uno sfizio valga un rischio per la salute della famiglia? In questo articolo andremo a vedere i rischi della frutta che andiamo a importare, spesso piena di pesticidi. Ecco perché dovremmo mangiare sempre frutta italiana, come consigliato anche dalle associazioni di categoria.

Attenzione ai prodotti di questi paesi

Per fortuna Coldiretti è al fianco degli italiani e pubblica costantemente le allerte alimentari e le criticità in questo campo. Un dato su tutti che ci deve far riflettere: in alcuni paesi a noi vicini, i coltivatori usano fino a 5 volte tanto prodotti chimici per la frutta. Un’enormità! Ai primi posti dei paesi che utilizzano più sostanze chimiche: India, Egitto, Turchia e Cina. Ma vediamo da vicino la frutta più pericolosa per la nostra salute in arrivo dall’estero:

  • le albicocche fresche ed essiccate in arrivo soprattutto dalla Turchia e dal Mediterraneo;
  • le fragole egiziane e del nord Africa. Addirittura, nel 2015 la stessa Unione Europea aprì un’inchiesta sulle fragole importate nel Continente, piene di fitosanitari;
  • la frutta secca, ricca di aflatossine, sostanze la cui pericolosità è contenuta nel nome stesso. Esportate da Turchia, Cina e Iran;
  • i melograni turchi.

Ecco perché dovremmo mangiare sempre frutta italiana, o, almeno scegliere quella dell’Unione Europea. Sempre, però interessandoci ai trattamenti che vengono utilizzati. Molti Lettori ricorderanno infatti che in passato era sorta qualche polemica anche sulle arance spagnole.

Le indagini dell’Efsa

L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, l’Efsa, ha più volte messo in allarme l’opinione pubblica e le istituzioni sul rischio alimentare di certi prodotti esteri. I test condotti anche sulla frutta di cui sopra, hanno evidenziato dati allarmanti. In alcuni casi, sono presenti quantità di prodotti chimici tre volte superiori a quelli italiani. Il 30% di presenza di sostanze nocive è un dato decisamente impressionante. Un ottimo motivo per preferire la frutta, ma anche la verdura, italiane.

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