Ecco perché dopo la pandemia tutti stanno rinnovando gli interni delle proprie abitazioni con queste soluzioni geniali

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La pandemia ha cambiato le nostre abitudini ma anche il modo di abitare la casa o di concepire i suoi spazi ed elementi. La casa post pandemica è illuminata in modo più naturale, è frazionata in più ambienti, con angoli conversazione, tavoli allungabili, zone studio-ufficio ricavati ovunque: ripostigli, nicchie in cucina. Oppure è sezionata in orizzontale e verticale.

Vediamo oggi qualcuno di questi nuovi approcci progettuali con l’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa. Ecco perché dopo la pandemia tutti stanno rinnovando gli interni delle proprie abitazioni con queste soluzioni geniali.

Nuove declinazioni degli immobili da abitare o da investimento

È notizia di oggi la forte ripresa del mercato immobiliare. Nel primo trimestre 2021 il prezzo delle case è salito del 30% rispetto a marzo 2021, il mese di inizio lockdown.

Ma va considerato un +17% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ad acquistare oggi sono in prevalenza le persone fisiche (96%) che vanno a caccia di bilocali luminosi, da investimento, nelle principali città.

La città dove si compra di più, attualmente, è Genova. Seguono ovviamente Roma, Milano e le altre città universitarie.

Ecco perché dopo la pandemia tutti stanno rinnovando gli interni delle proprie abitazioni con queste soluzioni geniali

I piccoli appartamenti da investimento nelle città si arricchiscono di spazi nuovi come le stanze degli hobby o gli hub seminterrati.

Sono tagliate in verticale da colonne di legno classiche o contemporanee. Oppure in orizzontale da soppalchi in ferro o in legno, con balconate piene o vuote.

Le porte diventano protagoniste con strutture a duplice prospettiva. Sono, da un lato, a filo muro, anche invisibili in un trompe l’oeil della carta da parati, e dall’altro sono incorniciate dal telaio che emerge dalla parete: diventa un elemento di design che prende spunto dalle costruzioni antiche.

In queste nuove dimensioni dell’abitare i mobili diventano più piccoli o spariscono. Siamo diventati più insofferenti, abbiamo bisogno di spazio.

Preferiamo circondarci di tavolini, carrelli e pouf, contenitori a cassetti su rotelle da ufficio. Ma anche da panche, bauli e comodini tondi. La lunga permanenza in casa ci ha ispirato anche nuove soluzioni per vestire le nicchie o le zone di passaggio.

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