Ecco perché da oggi, dopo aver letto questo articolo, non butterai più via il vino inacidito

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Italia, uno dei maggiori produttori mondiali di vino. In Italia, a Verona, si tiene ogni anno, pandemia permettendo, la più grande e importante fiera di settore: il Vinitaly. Tutte le nostre regioni producono bianchi e rossi rinomati e di qualità. Oltre a spumante e prosecco, apprezzati in tutto il mondo. Non manca mai sulle nostre tavole una bottiglia di vino, bianco, rosso o rosato. Ma, se lo apriamo e non lo finiamo per qualsiasi motivo, che fine gli facciamo fare? Magari lo svuotiamo nel lavandino e portiamo la bottiglia nel contenitore comunale di riciclo. Assolutamente no! Ecco perché da oggi, dopo aver letto questo articolo, non butterai più via il vino inacidito, traendo spunto dai consigli dei nostri esperti.

Il rosso è un ottimo fertilizzante

Forse, camminando tra le viti, magari a passeggio col cane, vi sareste chiesti come mai, a fine vendemmia, rimangano così tanti acini di uva rossa per terra. Non è uno spreco, ma una tecnica per fertilizzare il terreno. Infatti, l’uva e il vino rosso sono degli ottimi fertilizzanti per la terra. D’ora in poi, quindi, anche se avete solo una piantina sul balcone, il fondo della bottiglia di vino rosso, non gettatelo, ma usatelo per lei. Vedrete che beneficio!

Bianco e bicarbonato

Se il rosso è un ottimo fertilizzante, il bianco, unito al sempiterno bicarbonato, forma invece una coppia esclusiva nella rimozione del grasso e dello sporco. Ecco perché da oggi, dopo aver letto questo articolo, non butterai più via il vino inacidito, ma lo userai per pulire tutte quelle superfici che presentano delle macchie apparentemente ostinate. Senza usare prodotti chimici, senza inquinare e senza spendere chissà quali cifre per prodotti industriali di ultima generazione.

Un’incredibile marmellata

I nostri avi lo sanno bene: riciclare il rosso non bevuto per fare delle marmellate è un rimedio unico e gustoso. Mettete a bollire il vino rosso avanzato, assieme allo zucchero, all’anice e ai chiodi di garofano. Lasciatelo filtrare in un barattolo e vedrete nascere una marmellata casalinga particolare e saporita, originale e a km0! La potrete tenere in frigo e consumare entro 1 mese dalla produzione.

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