Ecco perché conviene anche al proprietario ridurre l’affitto

agenzia delle entrate

A causa del Covid – 19 in molti hanno avuto una sensibile diminuzione e in diversi casi un completo azzeramento delle capacità economiche.

Il non poter esercitare liberamente le proprie attività o professioni ha reso particolarmente pesante il sostenimento degli impegni economici assunti.

Ecco perché conviene anche al proprietario ridurre l’affitto!

Se prima dell’emergenza coronavirus, 1 inquilino su 5 non riusciva a pagare l’affitto di casa o quello dello studio o del negozio il numero in proporzione è, oggi, di certo aumentato.

Sono pochi i proprietari e gli inquilini che, in tempo di coronavirus, sono riusciti a raggiungere un accordo per sospendere o ridurre il canone di affitto.

Rinegoziare il canone, per questo periodo,  è una soluzione che contrariamente a quanto comunemente si crede, conviene non solo all’inquilino ma anche al proprietario.

Vediamo dunque perché conviene anche al proprietario ridurre l’affitto.

Ecco perché conviene anche al proprietario ridurre l’affitto

Per l’inquilino i vantaggi della riduzione del canone sono piuttosto evidenti e consistono nell’esborso di soldi immediatamente inferiore per il periodo pattuito con il locatario.

Per il locatore, invece, il vantaggio fiscale consiste nel risparmio sulle imposte da pagare quando si decide di ridurre il canone.

Il vantaggio del locatore non è solo fiscale. Meglio un inquilino che paga di meno piuttosto che un inquilino moroso che non paga nulla.

Il vantaggio fiscale

Se il conduttore e il locatore raggiungono un accordo al fine di ridurre il canone, il locatore potrà pagare le imposte solo su quanto effettivamente riscosso.

Per poter fruire del vantaggio fiscale il nuovo contratto di locazione con il canone abbassato deve essere regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. In mancanza non ci sarà alcun vantaggio per il proprietario dell’immobile.

La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla stipula.

La normativa in materia stabilisce che le imposte si pagano anche sui canoni annui non riscossi, a meno che vi sia in atto una sentenza di sfratto.

Vantaggio fiscale che vale sia per la tassazione ordinaria che per l’opzione della cedolare secca.

Gli effetti si vedranno nel 2021 quando si presenterà la dichiarazione dei redditi e si verseranno delle imposte.

Il proprietario di casa che ha già ridotto il canone di locazione e deve presentare il modello 730 sui redditi 2019 (o redditi/2020) oltre a conguagliare le imposte del 2019, dovrà versare gli acconti per l’anno in corso.

Consigliati per te