Ecco le scelte giuste da fare e gli errori più incredibili che commettiamo tutti i giorni quando vogliamo condire una gustosissima pasta

pasta

La pasta è il piatto italiano più famoso del mondo e tutti nel nostro Paese la sappiamo mangiare come si conviene. Senza usare forchetta e coltello, senza farla calare dall’alto in bocca se è troppo lunga.

Ma sul condimento non tutti sono all’altezza, ci confermano gli esperti consultati da Noi della Redazione Cucina di ProiezionidiBorsa. Ecco le scelte giuste da fare e gli errori più incredibili che commettiamo tutti i giorni quando vogliamo condire una gustosissima pasta.

Conoscere gli abbinamenti giusti di pasta lunga e pasta corta

Perché la pasta risulti ben condita, bisogna fare le scelte giuste. Innanzitutto, in fatto di qualità. Una pasta trafilata al bronzo, per esempio, accoglierà sempre meglio ogni tipo di condimento.

E poi bisogna abbinare il formato giusto al condimento giusto. La pasta lunga si accompagna bene ai sughi bianchi, cremosi. Oppure ai sughi rossi e liquidi, come quelli al pesce. Invece la pasta corta è ideale per accogliere i ragù di carne. La pasta a spirale è da preferire quando vogliamo servire in tavola il classico sugo di pomodoro o un sugo vegano alle verdure.

Conoscere le proporzioni giuste

Per cucinare bene mezzo chilo di pasta occorrono non meno di cinque litri d’acqua. Scendere sotto le proporzioni di 100 grammi di pasta ogni litro d’acqua, porta a una cottura non soddisfacente.

Il sale non è quanto basta. Servono esattamente 7 grammi di sale ogni litro d’acqua e dobbiamo versarlo quando inizia a bollire, non prima.

Non dobbiamo coprire la pasta durante la cottura. Il coperchio serve per portare l’acqua a bollore più in fretta. E non superiamo mai i tempi di cottura previsti.

Se non amiamo la pasta al dente, scoliamola sempre nel modo più corretto (pescandola con un ramaiolo dal manico lungo). Poi aggiungiamo il condimento e un cucchiaio di acqua di cottura, tenuto da parte. Infine, saltiamola in una padella larga, nel processo che gli chef chiamano mantecatura.

Ecco le scelte giuste da fare e gli errori più incredibili che commettiamo tutti i giorni quando vogliamo condire una gustosissima pasta

La spolverata di formaggio si mette prima del sugo e prima di portare in tavola, solo se siamo in confidenza con gli ospiti e certi che non ci siano commensali allergici ai latticini o a dieta.

Chi è a dieta, infatti, preferisce aggiungere da sé uno o due cucchiaini di formaggio alla sua porzione, innalzando le calorie del piatto di 19-38 unità.

Condire col formaggio prima del sugo non cambia il sapore, ma l’impatto visivo sì, perchè il formaggio ovviamente “fila”. Quando ci sono ospiti, si preferisce che ciascuno aggiunga da solo anche i sughi o ragù.

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