Ecco le proprietà di questa pianta da utilizzare come elisir di lunga vita

frassino

Il frassino comune o Fraxinus excelsior è chiamato in molti modi fra cui lingua d’uccello. É un albero comune nelle foreste di tutta Europa ed ha un legno chiaro, duro e flessibile. Insieme al tiglio e alla betulla è uno degli alberi utilizzati come medicina da sempre.

Un pò di storia su questo albero così bello

Virgilio nei testi de “Le Bucoliche” li descriveva in questo modo: “Sono così belli i pini nei giardini, i frassini nei boschi, i pini sui monti, i pioppi sui fiumi…”.

Questo albero era considerato sacro e magico da altre popolazioni come i Vichinghi. Questi erano convinti che una delle specie giganti di frassino sostenesse il tetto del mondo, ovvero il cielo. Questo albero era quindi consacrato al dio Thor e proprio sotto i suoi rami le guaritrici e i loro sciamani compievano riti di guarigione. Inoltre i Vichinghi utilizzavano i rami di frassino per costruire le lance che utilizzavano nelle loro battaglie per essere invincibili.

Ecco le proprietà di questa pianta da utilizzare come elisir di lunga vita

La scorza e le foglie di frassino hanno delle forti virtù diuretiche e antinfiamatorie contro la gotta e i reumatismi. Le foglie contengono precisamente la mannite, acidi organici, tannini e zuccheri. Nelle tisane, le foglie di frassino curano i reumatismi, l’artrosi e la gotta. Sono anche forti contro la ritenzione idrica nelle gambe, ottime quindi per una cura disintossicante e dimagrante. Ecco le proprietà di questa pianta da utilizzare come elisir di lunga vita in un  infuso di foglie di frassino preso tutte le mattine.

L’antica ricetta della frênette, ovvero elisir di frassino

In passato nel nord Europa si raccoglievano le foglie e si fabbricava una bevanda fermentata leggermente alcolica e frizzante, detta “frênette” in francese. Si realizzava con circa 1000 foglie raccolte cotte lentamente in 100 lt d’acqua a 40-45°. Poi si mettevvano le foglie in una botte e si schiacciavano bene. Si coprivano poi con dell’acqua tiepida e si lasciava macerare 6 giorni in una stanza a temperatura fra i 22 e 24°, rimestando le foglie tutti i giorni. Dopo si filtrava e si metteva nelle bottiglie. Dopo aver fatto macerare ancora 10 giorni al fresco con le bottiglie messe in orizzontale la bevanda era infine pronta da gustare.

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