Ecco la verità sorprendente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui si ricava

bresaola

Chi cura la propria dieta alimentare dovrebbe sapere da quale animale proviene la bresaola che molti nutrizionisti consigliano soprattutto agli sportivi.Allo stesso modo chi sceglie un regime ipocalorico evita i cibi grassi che provengono dall’industria alimentare. Ben sappiamo che il sovrappeso e l’obesità sono all’origine delle più diffuse patologia cardiovascolari che spesso provocano la morte. Secondo gli esperti “Ecco quanti centimetri deve essere il girovita di un uomo e di una donna e quale il peso giusto e ideale per età”.

Molto spesso la bresaola compare nei piani di alimentazione che si seguono per perdere peso perché contiene pochi grassi e lipidi saturi. Nella maggior parte delle diete alimentari si suggerisce infatti di preferire il consumo di bresaola a quello di prodotti insaccati. Ma non sempre abbiamo consapevolezza di ciò che mangiamo. Infatti ecco la verità sorprendente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui di ricava.

La garanzia del marchio

Consumiamo questo prodotto che in alcuni casi gode della garanzia del marchio IGP, cioè di indicazione geografica protetta. Si tratta di un salume diverso dagli altri perché anzitutto non è un insaccato come la mortadella o la coppa. Quando si parla infatti di salumi insaccati si indicano alimenti a base di carni che dopo la lavorazione prevedono l’insacco nell’intestino di un animale. Solitamente per la realizzazione di tale involucro si utilizza il budello di maiale o di pollo, ma anche di prodotti sintetici.

Al contrario, la bresaola come anche il prosciutto cotto e quello crudo appartengono alla categoria dei salumi non insaccati. E ciò perché il processo di trasformazione delle carni segue una procedura differente e utilizza parti interi dell’animale. Da ciò si deduce che per la produzione della bresaola non si ricorre alla tritatura, al successivo impasto delle carni e all’inserimento nel budello. Pertanto ecco la verità sconvolgente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui si ricava.

Ecco la verità sorprendente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui si ricava

Forse non tutti sanno che esistono diversi tipi di bresaola a seconda dell’animale da cui si ricava e delle aree di produzione. Nelle zone settentrionali d’Italia si produce ad esempio una bresaola di cavallo per la cui preparazione si usa la coscia dell’animale. E ciò perché è la zona anatomica del quadrupede che presenta una quantità inferiore di nervi e di grasso. Allo stesso modo è possibile acquistare, sempre al Nord, una bresaola di cervo la cui carne deriva dalla coscia e dalla spalla. Ma esistono anche altre varianti di questo famoso salume che provengono dall’essiccamento di carne di bufalo o di maiale.

Generalmente la tipologia di carne cui si ricorre più spesso è quella di manzo e i tagli più usati sono fesa, sottofesa e magatello. Infine ricordiamo che in molti casi per la produzione di bresaola si utilizza anche la carne di zebù, un bovino che ha origini sudamericane. Ma ciò non deve allarmare il consumatore perché vi è una specifica normativa che disciplina il settore delle nostre eccellenze alimentari. Ciò significa che i produttori italiani non possono utilizzare carni provenienti dall’estero ma sono soggetti sempre a costanti controlli di qualità. In due parole dunque ecco la verità sorprendente che pochi conoscono sulla bresaola e sulla tipologia di carne da cui si ricava.

Approfondimento

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(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)

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