Ecco la grande novità per tanti lavoratori che a breve vedranno premiata l’attesa del vaccino

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È stato firmato nella giornata del 6 aprile il Protocollo nazionale per realizzare punti straordinari per le vaccinazioni anti-Covid nei luoghi di lavoro. Ecco di seguito illustrata la grande novità per tanti lavoratori che a breve vedranno premiata l’attesa del vaccino. Il Protocollo adottato dal Governo, d’intesa con le politiche sociali, è una marcia in più nel percorso all’iter della vaccinazione.

Infatti l’obiettivo è concorrere alla rapida esecuzione della campagna vaccinale, mediante il coinvolgimento delle realtà. In maniera tale da abbattere i tempi della vaccinazione, ampliando la tutela e proteggendo la salute di tutti. La somministrazione del vaccino sarà effettuata, esclusivamente su base volontaria, a tutti i lavoratori.

A prescindere dalla tipologia del contratto, potrà avvenire in azienda, da operatori sanitari adeguatamente formati, presso strutture sanitarie private e, nei casi previsti, in quelle dell’INAIL. Il Protocollo, articolato in 16 punti, fissa le linee guida ed i requisiti per la campagna vaccinale in azienda. Si partirà pertanto appena ci sarà la disponibilità dei vaccini. Vediamo di seguito i requisiti e gli elementi essenziali del Protocollo.

Ecco la grande novità per tanti lavoratori che a breve vedranno premiata l’attesa del vaccino

Il Protocollo precisa che le vaccinazioni riguarderanno soltanto i lavoratori che volontariamente ne faranno richiesta, a prescindere dalla tipologia di contratto. Il datore di lavoro, all’atto di presentazione del piano vaccinale aziendale, dovrà specificare il numero di vaccini richiesti. Il medico competente dovrà fornire tutte le informazioni su vantaggi e rischi connessi alla somministrazione, acquisire il consenso informato. Inoltre dovrà assicurare il triage preventivo relativo allo stato di salute del lavoratore, nonché la registrazione delle vaccinazioni.

A carico di chi saranno i costi?

I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali sono totalmente a carico del datore di lavoro. Mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione e gli strumenti formativi per la registrazione delle vaccinazioni eseguite sono fornite dal Servizio Sanitario regionale competente per territorio.

Qualora non sia possibile la vaccinazione diretta, le aziende potranno stipulare specifiche convenzioni con strutture sanitarie private. I datori di lavoro, invece, che non sono tenuti alla nomina del medico o non possono stipulare convenzioni, potranno avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL. Gli oneri saranno a carico dell’Ente.

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