Ecco la cattiva abitudine che costerà cara a molte famiglie italiane

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Ecco la cattiva abitudine che costerà cara a molte famiglie italiane: quella di chiedere un prestito per pagare le vacanze estive. Parliamo oggi di una vecchia storia che si ripete dal dopoguerra, con accelerata negli anni del boom economico.

Protagonista di molte pellicole della commedia all’italiana con Alberto Sordi, Paolo Villaggio e Walter Chiari, il prestito per pagare le vacanze torna più attuale che mai. Ma l’impennata di quest’anno ha destato sorpresa, poiché il lockdown aveva dato a molti l’occasione di risparmiare.

Un’estate senza pensieri

La fine della pandemia ha fatto registrare un boom di richieste da parte delle famiglie italiane, con richieste di prestiti in banca in aumento del 16,5% rispetto allo scorso anno. E un importo medio complessivo di indebitamento inferiore ai 5.000 euro. Giusto giusto quello che serve per trascorrere un’estate senza pensieri.

Sono cresciuti, però, anche i prestiti finalizzati (+329% rispetto ad aprile 2020). Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 7.017 euro contro i 13.113 euro dei prestiti personali. L’importo medio richiesto è inferiore ai 10.000 euro.

Ora si indebitano anche gli under 35

Ora si indebitano anche i più giovani. Quest’anno si registra una polarizzazione delle richieste verso i due estremi, con il 16,4% del totale che prevede un piano di rimborso inferiore ai 12 mesi contro un 24,9% che va oltre i 5 anni, privilegiando soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito familiare.

Infine, non si può fare a meno di notare che, se la fascia di età maggiormente rappresentata resta quella compresa tra 45 e 54 anni, con il 25,2% delle richieste, gli under 35 arrivano a spiegare il 23,3% del totale. Anche se il tasso di indebitamento è sostenibile, quel che preoccupa è la confusione. Invece di cercare la crema solare che costa meno, sarebbe meglio domandarsi quanto costa, a fine anno, tutta la vacanza.

Ecco la cattiva abitudine che costerà cara a molte famiglie italiane

Questi dati emergono dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, un’azienda specializzata in informazioni sui prestiti che opera in quattro continenti. A maggio scorso ha segnalato una crescita complessiva del +207,4% delle richieste di prestiti, sia personali che finalizzati.

A spingere questo deciso rimbalzo sono stati i sicuramente i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi: hanno fatto segnare un +329,7% confermando la crescente propensione delle famiglie italiane a far fronte a nuove spese con il sostegno di un finanziamento. Un forte aumento viene registrato anche dalle richieste di prestiti personali, sia rispetto a marzo che rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (+116,3%).

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