Ecco i sintomi che potrebbero segnalare la presenza di questa diffusissima forma di tumore al fegato

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Le cellule contenute nel nostro corpo hanno il compito di riprodursi per far crescere l’organismo (o una sua parte) o per rimpiazzare altre cellule morte o danneggiate. Questi processi si interrompono quando le esigenze di crescita, riparazione e sostituzione vengono del tutto esaudite.

In alcuni casi, però, può capitare che le cellule inizino a riprodursi senza freni, compromettendo quest’equilibrio e generando, quindi, dei tumori. Ciò potrebbe avvenire a causa di mutazioni geniche nel DNA oppure a causa di lesioni dovute all’esposizione ad agenti chimici, fisici o biologici. Tra questi ricordiamo il fumo di sigaretta, l’alcol, i raggi ultravioletti e così via.

Queste cellule tumorali, a loro volta, si spostano dalla zona in cui si sono formate e vanno ad intaccare altre parti del corpo. In questo caso si parla di cellule metastatiche, cercheremo di approfondire di cosa si tratti nelle prossime righe.

Ecco i sintomi che potrebbero segnalare la presenza di questa diffusissima forma di tumore al fegato

Le cellule metastatiche, quindi, sono delle cellule che si staccano dal tumore principale e, viaggiando nel sangue o nei vasi linfatici, formano un tumore secondario in altri organi o tessuti.

Tra le forme di metastasi più comuni troviamo quelle epatiche, ossia quelle che colpiscono il fegato. Ciò accade perché il fegato è un organo che funge da “filtro” e nel quale passano ben 2 litri di sangue al minuto. Quindi, le probabilità che le cellule tumorali finiscano proprio in questa zona sarebbero abbastanza alte.

Per dare qualche numero, si stima che quasi il 40% dei pazienti deceduti per cancro abbia avuto metastasi al fegato. I soggetti che rischiano maggiormente la formazione di metastasi al fegato, quindi, sono proprio quelli che hanno sviluppato dei tumori primitivi. In ordine di frequenza, gli organi più colpiti sono: il colon-retto, lo stomaco, l’esofago, il pancreas, il rene, il polmone, la mammella e la pelle.

I sintomi principali della metastasi al fegato

Nella maggior parte dei casi, le metastasi del fegato rimangono silenti per molto tempo e non manifestano sintomi. Per questo motivo, risulta abbastanza complicato individuarle nelle fasi iniziali, a meno che non ci si sottoponga ad esami diagnostici come ecografie, risonanze e così via.

Con il passare del tempo, però, dato l’incremento numerico e volumetrico delle metastasi, potrebbero comparire delle complicazioni al fegato accompagnate da altri sintomi. Tra questi ricordiamo febbre, stanchezza, dolore al fianco destro e sensazione di pesantezza nella parte alta dell’addome. Inoltre, potrebbero manifestarsi anche nausea, perdita di peso e di appetito, confusione mentale e ittero. Quindi ecco i sintomi che potrebbero segnalare la presenza di una metastasi al fegato.

Esami e prevenzione

Per individuare eventuali metastasi al fegato il medico prescriverà innanzitutto degli esami del sangue, per valutare anche il livello di alcuni marcatori tumorali, come CEA e CA-19.9. Inoltre, come già accennato, bisognerebbe sottoporsi a particolari esami di diagnostica per immagini o effettuare una biopsia prelevando del tessuto epatico.

Attualmente non esistono ancora strategie di prevenzione per impedire la formazione di metastasi nel fegato. La migliore strategia resta, quindi, quella di individuare il tumore primitivo ed effettuare i dovuti controlli. Tuttavia, dal momento che le metastasi epatiche possono svilupparsi nell’arco di mesi, se non addirittura anni, è fondamentale controllare il fegato periodicamente, anche dopo la diagnosi del tumore primario. Quindi ecco i sintomi che potrebbero segnalare la presenza di questa problematica al fegato e i controlli che bisognerebbe fare.

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