Ecco gli incredibili vini rossi da gustare con la carne oppure i funghi e i tartufi

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Il grande caldo è finito, di sera ci avvolgono le prime nebbie e cominciamo ad accendere il caminetto. Mentre i cacciatori si alzano all’alba, gli appassionati di vino si siedono in poltrona col telefono o l’iPad. Quindi, ecco gli incredibili vini rossi da gustare con la carne oppure i funghi e i tartufi. Vediamo oggi come sceglierli e abbinarli con l’aiuto degli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.

A caccia grandi terroir italiani: Montalcino e le Langhe

Gli esperti di vino sono in grado di notare certe affinità tra Toscana e Piemonte, non sempre avvertibili al primo sorso di un rosso. Brunelli, baroli e barbareschi sono vini dal costo importante: centinaia e migliaia di euro per una bottiglia preziosa, da collezionare o da gustare. Alcuni fanno il vino all’antica. Altri invece lo costruiscono in un modo moderno. I Brunelli di Montalcino sono vini potenti e strutturati, che non lasciano mai senza sorprese. Accostando il naso, siamo inondati da profumi di frutta e spezie. Il primo sorso è una musica, la persistenza è infinita. Il Brunello è perfetto per accompagnare la caccia oppure dei formaggi stagionati. Ma se non possiamo permetterci una bottiglia troppo costosa, scegliamo con fiducia un buon rosso di Montalcino e sarà comunque festa sulla nostra tavola, anche a fine pasto. Ecco in proposito l’abbinamento perfetto di formaggi e confetture da portare sulla tavola d’autunno.

Ecco gli incredibili vini rossi da gustare con la carne oppure i funghi e i tartufi

Passiamo ora ai rossi delle Langhe, che offrono molte sorprese negli ultimi anni. Il nebbiolo è un vino gentile, con una nota tannica molto fine. Ha il colore del dolcetto, un vino leggero da bere con un antipasto delicato, come un tortino di verdure. Ma i profumi sono totalmente diversi. Dunque è adatto ad accompagnare portate di carne e ravioli.

Se scegliamo un barolo del 2017, ricordiamoci che è un vino ancora un po’ giovane, ma forse per questo abbordabile per le nostre tasche. Profuma di amarena, fiori secchi, erba di montagna.

Invece, se scegliamo un barbaresco, non pensiamolo come un fratello minore del barolo. Anche questo è un vino austero e importante, va aperto in anticipo per esprimere tutti i suoi profumi di more e ribes. Il barbaresco ci conquista per la sua eleganza, per il suo profumo persistente e per quell’odore lontano di cuoio che ci fa pensare subito alle selle e alle finiture dei cavalli.

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