Ecco dove trovare un investimento mai visto, innovativo, che spacca e potrebbe far guadagnare anche tanti soldi

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Arrivano anche da noi le SPAC (Special Purpose Acquisition Company), operazioni finanziarie che permettono alle piccole e medie imprese di quotarsi in Borsa senza dover sottostare alle norme e alle lungaggini previste per le IPO. Lo scorso anno ne sono partite molte negli USA, ma bisognerà stare molto attenti quando ce le proporranno.

Ecco come funzionano e i pro e i contro di questi investimenti, che nel mondo muovono già qualcosa come 101 miliardi di dollari. Prima di farsi trascinare dagli entusiasmi, è utile la riflessione redatta da Noi del Team Economia e Mercati di ProiezionidiBorsa.

Come funzionano le SPAC

Sono società senza bilanci né attività specifiche: delle scatole vuote che vengono create da uno sponsor. Di solito è un investitore esperto, che ha già esperienze di quotazioni finanziarie. La quotazione della SPAC è finalizzata alla raccolta di capitale. Le azioni hanno un prezzo basso, per esempio 10 dollari. Una volta raccolto un certo volume di capitale, lo sponsor cerca un’azienda non quotata, con un business interessante e un buon progetto di investimento. E muove all’assalto.

Ecco dove trovare un investimento mai visto, innovativo, che “spacca” e potrebbe far guadagnare anche tanti soldi

La società prescelta viene acquisita in un’operazione che si chiama “business combination”. Entro 24 mesi e alla fine dell’operazione di fusione, la “preda” è a tutti gli effetti quotata in Borsa. Gli azionisti della SPAC, che hanno scommesso “al buio” sull’operazione, si ritrovano dunque azionisti della “preda”. Se non sono contenti, però, possono andarsene, ottenendo il rimborso di quanto versato.

E se arriva il gran rifiuto?

Ecco dove trovare un investimento mai visto, innovativo, che “spacca”. Ovviamente può succedere che la “preda” rifiuti di essere acquisita. Se lo sponsor ha ancora tempo, ne cerca una nuova. Altrimenti deve mettere in liquidazione la SPAC.

In questo caso gli azionisti vengono rimborsati e ottengono parte degli interessi maturati. Evidentemente lo sponsor perde le risorse investite nell’operazione. È chiaro che la reputazione del Ceo che guida la SPAC è la chiave di tutto. Un buon fantino, anche nel Palio di Siena, non sbaglia cavallo e soprattutto non sbaglia le alleanze.

Vantaggi e svantaggi per il risparmiatore che investe

Chi vorrà investire nelle SPAC potrà contare sul rimborso integrale e sulla possibilità di recesso al momento del voto sulla business combination. Questo investimento, più liquido del private equity, piace perché i costi sono ridotti rispetto alle IPO e i tempi di azione sono più veloci.

Inoltre, non si pagano fee o commissioni, dunque la gestione è trasparente. Attenzione, però, ai punti a sfavore. Molto spesso la sottoscrizione parte da 50mila euro e anche oltre, dunque si possono avvicinare solo i risparmiatori privati ben equipaggiati.

In caso di recesso o liquidazione, bisogna avere le spalle forti per sopportare zero profitti oppure guadagni molto modesti. Dunque, non è un business adatto a chi vuole incrementare il capitale per comprare la prima casa. E neanche per chi si è abituato ai rally delle criptovalute. Infine, i controlli sulla società target potrebbero essere più sommari di quanto si vorrebbero. In conclusione, occhi e orecchie aperti in ogni direzione: anche se saremo tentati di farci prendere dall’entusiasmo.

Ecco svelato, dunque, dove trovare un investimento mai visto, innovativo, che “spacca” e potrebbe far guadagnare anche tanti soldi.

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