Ecco dove conviene mangiare il sushi in Italia secondo il Gambero Rosso

sushi

Il sushi è una passione per tanti, una moda per molti altri, una piacevole scoperta per altri ancora. Nel nostro Paese, questo tipico piatto della cucina giapponese, ha ormai preso piede. Soprattutto i giovani ne sono innamorati. Vuoi perché spesso è abbinato a un pasto in economia, vuoi per una certa tendenza che privilegia l’esterofilia a quanto di buono abbiamo in Italia.

Nelle grandi città profileranno i ristoranti giapponesi. Non solo, l’all you can eat sembra ormai diventato una religione. Tutto quello che puoi mangiare è la tradizione letterale di ciò che si incontra in questi luoghi dove si può fare una vera e propria abbuffata spendendo pochi euro. Tuttavia, come in tutte le cose, più si spende, più si ha una qualità maggiore.

Ecco dove conviene mangiare il sushi in Italia secondo il Gambero Rosso

Quale miglior guida de “Il Gambero Rosso” per indicarci quali sono i posti in cui poter mangiare bene il sushi nel nostro Paese? Ovviamente con un occhio di riguardo anche alla parte economica. Cosa che non guasta mai.

Milano

A farla da padrone, ça va sans dire, come direbbero i francesi, è la città di Milano. Il luogo più amato dai turisti provenienti dal Sol Levante, non poteva che essere la locomotiva trainante anche in fatto di sushi. Clarence Seedorf, ex grande giocatore di Inter e Milan, insieme allo chef Roberto Okabe, brasiliano ma di chiare origine nipponiche, ha aperto il Finger’s Garden, in via Keplero 2. Un locale di tendenza che mescola insieme la cucina giapponese a quella brasiliana.

Ci spostiamo di 6 kilometri e in via Lazzaro Papi 18, in Porta Romana, troviamo Ichikawa, ristorante aperto dall’omonimo chef. In questo caso non ci sono influenze da altre cucine. Qui il made in Japan è puro e garantito al 100%. Ultimo locale che la guida suggerisce per il capoluogo meneghino è Iyo Omakase in Viale della Liberazione 15, dove l’atmosfera è tipicamente giapponese. Qui, a decidere tutto è lo chef Masashi Suzuki. Omakase significa “mi fido di te”. Non c’è bisogno di scomodare Jovanotti per capire cosa ci attenda.

Torino

Da Milano a Torino il passo è davvero breve. A sorprendere il Gambero Rosso è Le Petit Restaurant Japonais in Via Chiesa 23 a Rosta, un piccolo comune a ovest del capoluogo piemontese. Qui Simone e Naomi hanno aperto una piccola trattoria che mescola cucina italiana e nipponica in un connubio davvero particolare, come il loro amore. In città, invece, viene suggerito il ristorante Kensho in Via dei Mercanti 16, a pochi metri da Palazzo Madama. Ristorante elegante, raffinato e per palati fini, con una carta di vini notevole.

Roma

Ovviamente non può mancare la Capitale. Il sushi si può mangiare al Kiko Sushi Bar in Piazzale del Verano 90 nel quartiere San Lorenzo. Un locale grazioso, sapientemente progettato dagli architetti Aniello e Tasca, molto noti in città.

Napoli

Chiudiamo con il capoluogo partenopeo, con il ristorante Tabi, in via De Cesare. Anche in questo caso, non un luogo giapponese puro, ma un punto di incontro tra la cucina napoletana, quella nipponica e una spruzzata di Sud America. Tabi significa viaggio. È proprio questa l’esperienza che si vive entrando in questo locale, che spazia tra diversi tipi di tradizioni culinarie, con il sushi sempre sullo sfondo.

Ecco dove conviene mangiare il sushi in Italia secondo il “Gambero Rosso”, ma ovviamente non esistono solo questi ristoranti. Il consiglio, come sempre, è di provare e di sperimentare, seguendo sempre il proprio istinto nella scelta di un ristorante.

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