Ecco da che cosa dipende che cani e gatti si percepiscono come nemici

gatto

È diventato anche un modo di dire: Litigare come cani e gatti. Sembra proprio che l’amico più fedele dell’uomo e il nostro simpatico micio, siano destinati ad una rivalità duratura. Ma vediamo da che cosa dipende che cani e gatti si percepiscono come nemici.

Una realtà che si dimentica

Quando ci troviamo davanti a loro, a volte dimentichiamo una cosa importante. Il cane e il gatto sono ambedue degli animali con origini predatrici. Basta guardare la bocca per vedere apparire due minacciosi canini, segno di un’appartenenza a specie cacciatrici. E infatti il gatto caccia tutto ciò che si muove nel suo vasto territorio, come i topini, e il cane le prede alla sua portata.

Ecco da che cosa dipende che cani e gatti si percepiscono come nemici

Queste due specie non hanno solo in comune il fatto di essere carnivore, ma nel lontano passato avevano sviluppato anche due differenti tipi di caccia, suggeriscono gli specialisti della School of Veterinary Science dell’Università di Bristol. Il cane, discendente dei lupi, ha un comportamento gregario, cioè ama vivere in branco e non ha difficoltà a stare con i suoi simili. Quando attacca una preda lo può fare in modo diretto insieme agli altri compagni del branco. E se sente che l’avversario è più forte lui, con tutto il branco si fa indietro.

Il gatto, invece, è piuttosto un cacciatore solitario, che prima di attaccare si studia la preda e solo quando trova opportuno sferra l’attacco. Ma quando ha preso la decisione di attaccare, anche se l’avversario si mostra forte, ciò non comporta che lui si ritiri. Lo mostra anche il fatto che di fronte al grosso cane che lo minaccia ringhioso, lui si erge sulle zampe posteriori, senza retrocedere di un millimetro. Il gatto allora ha una tattica completamente diversa e anche i segnali che lancia sono diversi dalla razza canina.

Muovere la coda

Un esempio evidente di come cani e gatti siano differenti anche nel linguaggio lo troviamo nel movimento della coda. In questi animali la coda è un elemento fondamentale della comunicazione. Si può dire che la coda sta al cane o al gatto, come la lingua sta all’uomo. Quando il cane muove la coda in genere significa che è contento, al contrario il gatto la muove quando avverte un pericolo, ha paura ed è in ansia. Ci troviamo insomma di fronte a due razze di origine abbastanza diverse, per cui è naturale la loro rivalità, dettata anche dalla differenza di taglia, che dà al cane una certa prevalenza.

I cani che non vanno d’accordo con i gatti

In casa il cane e il gatto imparano a rispettarsi e ad accettarsi, soprattutto se il gatto è introdotto da quando è un piccolo micio. Tuttavia ci sono delle razze di cane che hanno difficoltà ad accettare i gatti e queste sono: Australian Cattle Dog, Beagle o bracchetto, Levriero, Jack Russell Terrier, Schnauzer nano, Husky siberiano e bracco di Weimar. Una lista da tener presente se si decidesse di far convivere cani e gatti sotto lo stesso tetto.

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