Ecco cosa perderanno i pensionati italiani nei prossimi anni

pensionati

Ecco cosa perderanno i pensionati italiani nei prossimi anni se il Governo dovrà chinare il capo sotto il peso delle richieste europee. Anzitutto perderanno la serenità di poter contare sulla coerenza di uno Stato assistenzialista che realizza promesse di riforma. Ormai da tempo sul tavolo previdenziale si ritrovano proposte e valutazioni che mirano al miglioramento delle condizioni economiche dei percettori di pensione. Da più parti giungono lamentele e critiche che riguardano per lo più l’età pensionabile e l’importo di alcuni trattamenti previdenziali.

In difesa dei disabili si è levata una voce unanime di sdegno per l’importo del tutto insufficiente dell’assegno pensionistico di invalidità. La nostra Redazione si è occupata di ciò nell’articolo “Ad agosto raddoppia la pensione di invalidità per cui spetterà un assegno di 514 euro”. Adesso invece preme sottolineare quanto gli aiuti economici che provengono dai Paesi membri dell’EU peseranno sulle pensioni e sui sussidi governativi. Ecco cosa perderanno i pensionati italiani nei prossimi anni se il Governo dovesse cedere alle pressioni del Recovery Fund. I membri dell’Unione Europea richiedono dei tagli consistenti alla spesa pensionistica e ai sussidi governativi come il reddito di cittadinanza e bonus vari.

Ecco cosa perderanno i pensionati italiani nei prossimi anni

Nel quadro delle più recenti proposte di riforma del sistema pensionistico italiano rientrano diverse intenzioni. Si tratta di prospettive assai vantaggiose per i percettori di pensione che però rischiano di non trovare realizzazione a causa degli accordi europei. Il Governo italiano non potrà dare corso alle riforme pensionistiche già in programma a seguito della richiesta europea dei tagli alla spesa pubblica.

Ovviamente in bilico e ormai difficilmente realizzabile la riforma pensionistica che prevedeva il riconoscimento della quattordicesima mensilità. Nelle intenzioni governative figurava difatti un miglioramento economico degli assegni previdenziali e l’erogazione della quattordicesima ad una platea più ampia di percettori.

A ciò si aggiunga la possibilità di accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Sono a rischio di estinzione le misure previdenziali, come Quota 100, che consentono ai lavoratori un’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Ciò perché i Paesi Europei pretendono, a fronte del Recovery Fund, una drastica riduzione della spesa pensionistica. Restituire le somme di denaro che l’Ue garantisce attualmente al nostro Paese non esclude neanche il rischio di ulteriori aggressioni agli assegni dei pensionati. D’altronde, non si tratterebbe di un evento inedito perché anche in passato il Governo ha attinto dalle risorse economiche da destinare ai pensionati.

Consigliati per te