Ecco cosa mangiare e cosa rimuovere dalla dieta per proteggere il corpo da infiammazioni intestinali e reflusso

reflusso

La dieta è importante perché ci permette di stare in salute e di ridurre i rischi di contrarre un gran numero di malattie. Non è possibile eliminare del tutto la possibilità di ammalarsi, ma si può comunque fare una buona prevenzione.

Oggi ci concentriamo proprio sulla dieta, ed in particolare su come questa possa aiutare contro le infiammazioni dell’intestino e contro il reflusso gastroesofageo. Vedremo come aggiustare la nostra alimentazione secondo gli specialisti per stare meglio. Dunque ecco cosa mangiare e cosa rimuovere dalla dieta

Due nutrienti molto importanti e che potrebbero farci bene

A darci importanti indicazioni riguardanti la dieta è la Fondazione Humanitas, che offre un approfondimento legato agli alimenti da prediligere e da evitare per ridurre i rischi di problemi gastrici ed intestinali. La fondazione afferma che i farmaci possano aiutare, ma anche l’alimentazione potrebbe dare una mano. Gli esperti indicano che una dieta ricca di frutta e verdura, e povera in grassi e carboidrati, potrebbe aiutare ad avere una flora intestinale meno soggetta ad infiammazioni.

Specificano in particolare che tra i nutrienti consigliati ci sono fibre e polifenoli. Essi permetterebbero di ridurre l’infiammazione ed avrebbero anche un effetto antiossidante. Per cui bisognerebbe prediligere alimenti che contengono questi nutrienti. Sono citati in particolare i frutti rossi, le verdure e spezie come la curcuma. Via libera anche a cereali integrali come l’orzo ed il farro.

Gli esperti consigliano anche di utilizzare l’olio extravergine d’oliva, i cui grassi monoinsaturi dovrebbero combattere le infiammazioni.

Ecco cosa mangiare e cosa rimuovere dalla dieta per proteggere il corpo da infiammazioni intestinali e reflusso

Tra i cibi da evitare troviamo invece gli acidi grassi trans, i quali aumenterebbero il livello del colesterolo LDL nel sangue, il cosiddetto colesterolo cattivo. Questi tipi di grassi si formano durante i trattamenti effettuati sui prodotti industriali, dunque sarebbero contenuti in alcuni dolci confezionati, negli snack industriali ed anche nei dadi per fare il brodo.

Sarebbero anche da evitare le solanacee, tra cui troviamo le melanzane ed i pomodori, oltre alle patate con la buccia. Anche l’acido arachidonico potrebbe aumentare le infiammazioni. Esso si trova nella carne, nel pesce e nelle uova. Si trova anche nella frutta secca, per cui secondo la fondazione Humanitas questi alimenti fanno bene, ma è meglio non esagerare per evitare un consumo eccessivo di acido arachidonico.

Approfondimento

Tutti pensano sempre al peperoncino ma da migliaia di anni questa spezia meno conosciuta proteggerebbe il cuore, difendendo l’intestino e avviando il metabolismo

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