Ecco cosa comprare ora sui mercati per guadagnare da subito e nei prossimi anni

i consigli sui mercati

Il 2020 sarà dominato dall’incertezza, questo è poco ma sicuro. La pandemia di coronavirus è stata, e sarà, anche quando sarà finita, un cambio di paradigma. Ma questo dovrebbe spingere, magari anche in maniera contro-intuitiva, verso gli asset più rischiosi. Ecco cosa comprare ora sui mercati per guadagnare da subito e nei prossimi anni.

“Ci sono diverse grandi questioni irrisolte e una serie di importanti eventi politici che potrebbero avere effetti negativi, o forse migliori del previsto, sullo scenario macroeconomico e sui mercati finanziari”. Questa è l’opinione di HSBC Global Asset Management, che continua: “La vera grande lezione del 2019 è che, nonostante l’incertezza resti una caratteristica fondamentale all’interno del sistema, non dovremmo automaticamente concentrare la nostra attenzione su di una strategia di investimento cauta. All’inizio del 2019 gli investimenti in liquidità considerati sicuri e sensati, hanno invece comportato alla fine un costo molto elevato per gli investitori”.

E quali sono gli asset più interessanti oggigiorno, in questo momento? Titoli azionari europei ed emergenti, e corporate bond asiatici. Però l’asset manager anglo-asiatico dice di essere prudenti: “Ma pur con una strategia improntata al rischio dobbiamo essere realistici sul tipo di rendimenti ottenibili. A nostro avviso, la miglior strategia da adottare per il 2020 è quella di una diversificazione intelligente. La chiave del successo nell’era dell’incertezza sarà l’utilizzo di un approccio dinamico durante la costruzione dell’asset allocation”.

Ecco cosa comprare ora sui mercati per guadagnare da subito e nei prossimi anni.  Il portafoglio ideale per il decennio dell’incertezza

L’anno che ci attende si prospetta come un periodo favorevole per le azioni globali. Come detto prima, è controintuitivo, ma sarà così, perché dalla grande caduta possiamo solo risalire. Pensateci. Dalla fine del 2007, ossia da poco prima della Crisi Finanziaria Globale, gli Stati Uniti hanno reso uno straordinario +194% (rendimento totale in euro). Quindi, compresa anche la crisi stessa. Le performance di altri mercati mondiali, tuttavia, sono state molto più modeste: il Giappone ha guadagnato il 57%, l’Europa il 32% e i mercati emergenti un misero 27%. È dunque il momento di riconsiderare i fanalini di coda? Sì, almeno finché i fondamentali continuano a migliorare.

Ecco quindi che si può suggerire un portafoglio molto ben bilanciato, che permetterà di affrontare nella maniera possibile un mondo post-coronavirus. La percentuale che segue il nome dell’asset è quanto di quello deve essere compresa nel portafoglio.

Azionario Paesi Sviluppati                     30%

Azionario Emergenti                                20%

Governativi Paesi Sviluppati                 10%

Governativi Inflation Linked Europa   5%

Corporate IG Globali                                5%

HY USa Corporate                                    5%

Corporate HY Globali                               5%

Materie Prime                                             10%

Mercati Privati                                            10%

Per chi avrà costanza (un investitore deve averla) un portafoglio come questo sarà foriero di buone performance nell’arco del decennio. Ci rivediamo nel 2030.

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