Ecco cosa accadrà d’ora in poi con la riapertura di gennaio se a scuola ci saranno casi di positività al Covid

scuola

Il nuovo decreto approvato d’urgenza dal Consiglio dei Ministri (n. 1/22) stabilisce anche le regole che si seguiranno nel caso di positività a scuola. Il provvedimento diversifica le istruzioni da seguire in base al grado d’istruzione e al livello vaccinale raggiunto dagli studenti. Allo stato attuale il rientro a scuola è caotico fra Regioni che procedono in ordine sparso e ordinanze di Sindaci che rinviano l’apertura degli istituti. Vediamo comunque quali saranno le regole nel caso in cui in una classe si verifichi un caso di positività.

Ecco cosa accadrà d’ora in poi con la riapertura di gennaio se a scuola ci saranno casi di positività al Covid

Come anticipato le regole da seguire saranno diverse a seconda del grado scolastico e dell’età degli alunni.

Per le scuole dell’infanzia: basta un solo caso di positività per una classe e scatterà la sospensione delle attività per dieci giorni.

Per la scuola primaria: la presenza di un positivo al Covid in classe non darà subito luogo ad un ritorno in DAD. Inizierà sugli alunni della classe uno screening o sorveglianza con testing con la procedura seguente. Subito un test antigenico rapido o molecolare e dopo 5 giorni un secondo test, ma durante questi giorni si prosegue in presenza. Nel caso dai test effettuati dovessero emergere uno o più casi di positività (che quindi si aggiungono al primo) si torna in DAD per dieci giorni.

Per le scuole secondarie di I e II grado ovvero medie e superiori: con un caso di positività in classe, si continua in presenza ma con due obblighi. Diverranno obbligatorie le mascherine FFP2 e sarà in vigore l’auto-sorveglianza (a breve vedremo di cosa si tratti). Nell’eventualità in cui nella stessa classe ci siano due positivi al Covid, la classe si dividerà. Proseguiranno con la didattica digitale integrata quegli alunni che:

  • abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni;
  • siano guariti da più di 120 giorni;
  • non abbiano avuto la dose di richiamo.

Tutti gli altri continueranno in presenza con obbligo di auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.

La DAD, la didattica a distanza scatta per 10 giorni con 3 casi di positività.

Cos’è l’auto-sorveglianza?

A spiegarlo è il Decreto del 30 dicembre 2021. L’auto-sorveglianza scatta quando vi sia stato contatto diretto con un caso di positività e riguarda tre tipologie di soggetti:

  • coloro che sono stati vaccinati con la prima o seconda dose da meno di 4 mesi;
  • coloro che siano guariti da meno di 4 mesi;
  • chi abbia concluso il ciclo con la terza dose.

In questi casi si differenzia fra sintomatici o asintomatici ma comunque andrà indossata la mascherina FFP2 per i dieci successivi al contatto con un positivo. L’auto-sorveglianza consiste nel valutare se insorgono sintomi nei 5 giorni successivi al contatto con un positivo. In questo breve periodo si è liberi di uscire ma per i dieci giorni si dovrà portare la mascherina FFP2. Se non dovessero comparire sintomi in questo periodo, l’auto-sorveglianza termina senza alcun test.

Nel caso invece nei cinque giorni di auto-sorveglianza si manifestino dei sintomi, si deve fare subito un test antigenico rapido o molecolare. Se il test fosse negativo ma si manifestano ancora dei sintomi bisognerà ripetere il test al quinto giorno successivo al contatto con il positivo. Se il secondo test darà ancora risultato negativo l’auto-sorveglianza termina. Prosegue comunque per altri cinque giorni l’obbligo di FFP2.

Cos’è la Didattica Digitale Integrata?

Si tratta di un’attività didattica ibrida, in parte in presenza ed in parte a distanza.

Tamponi per la scuola

Sono stati stanziati 92 milioni di euro. Questo al fine di consentire a coloro che sono in auto-sorveglianza di effettuare i test gratuitamente sia in farmacia che nelle strutture convenzionate. Queste agevolazioni sono solo per i soggetti che studiano o lavorano a scuola.

Stiamo all’erta: ecco cosa accadrà d’ora in poi se a scuola ci saranno casi di positività al Covid con la riapertura di gennaio 2022.

Approfondimento

Cosa sono i tamponi rapidi di terza generazione ad immunofluorescenza e perché sarebbero i più affidabili tra i test antigenici

Consigliati per te