Ecco come sapere se le monete che abbiamo in tasca sono false ed evitare di metterci in brutti guai

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Trovandosi a maneggiare decine e decine di monete e banconote al giorno può capitare di finire truffati, direttamente o indirettamente. Magari, ad esempio, nella cassa del bar di fiducia sono finite, all’insaputa del commerciante, diverse monetine contraffatte e basta ricevere il resto per trovarsele in tasca. È anche vero che questi esercizi commerciali hanno diversi metodi efficaci per identificare i falsi.

La probabilità di maneggiare monete false è davvero altissima. Non sempre ci si pensa, l’idea magari neanche viene in mente, ma in circolazione esistono letteralmente milioni di monetine e banconote contraffatte. E se si finisse per essere vittime di truffa? O magari in altre spiacevoli situazioni? Bisogna fare attenzione, perciò ecco come sapere se le monete che abbiamo in tasca sono false ed evitare di metterci in brutti guai.

Il pericolo è molto diffuso

I test che un comune cittadino può fare subito sono di natura strettamente pratica. Anzitutto, bisogna verificare la superficie della moneta. Quelle coniate dalla Zecca hanno sempre rilievi e superfici ruvide, sia sulle due facce che sul bordo. È importante la caratteristica zigrinatura. Se questo dettaglio manca, la moneta in questione è chiaramente un falso.

Il ministero della Difesa e l’Arma dei Carabinieri hanno stilato una guida precisa sulle cose da verificare. In particolare, viene consigliato di fare attenzione alle facce. Ciascuna moneta ha infatti delle caratteristiche precise che consentono di riconoscere se è vera o falsa. La vera prova del nove è un’altra, ossia quella della calamita.

Ecco come sapere se le monete che abbiamo in tasca sono false ed evitare di metterci in brutti guai

Gli euro vengono infatti coniati con due tipi diversi di metalli. Le parti interne sono di un metallo, quelle esterne di un altro. Basta pensare alle monete da uno e due euro. Ecco, le due colorazioni sono due differenti materiali. Avvicinando alla moneta una calamita, questa verrà attratta essendo fatta di metallo: ebbene, quelle originali si attaccano alle calamite nella parte centrale. Se questo avviene, la moneta è vera. In caso contrario, si ha tra le mani un falso di cui bisogna subito disfarsi.

La Legge dice che le monete false devono essere riconsegnate presso i gestori del contante. In Italia, questi enti sono le banche, le Poste, la Cassa Depositi e Prestiti e le imprese e società di investimento. I cittadini possono quindi rivolgersi a questi soggetti. Le monete sospette verranno riconsegnate alla Zecca, che effettuerà un’apposita perizia. Se si tratta di monete autentiche, verranno rimborsate. In caso contrario, non è previsto alcun rimborso.

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