Ecco come perdiamo almeno metà stipendio tutti i mesi

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In questo articolo vogliamo capire perché tante famiglie sono in difficoltà economiche. Il costo della vita negli ultimi anni è cresciuto anche a causa delle crescenti necessità che il mondo di oggi impone. Gli stipendi e le pensioni, però, sono fermi da anni. In questo modo sempre più italiani faticano a far quadrare i conti alla fine del mese. Le famiglie sono preoccupate per la crescente disoccupazione e iniziano a mettere mano ai risparmi per fronteggiare le necessità quotidiane. In questa situazione le imprese lamentano un costo del lavoro elevato e insostenibile. Qual è la verità? Scopriamola insieme: ed ecco come perdiamo almeno metà stipendio tutti i mesi.

Le tasse sul reddito in Italia

Il lavoro di tutti i cittadini è una fonte di guadagno anche per lo Stato. Imposte e tasse consentono di pagare le opere pubbliche e gli stipendi dei lavoratori statali. Ma anche i servizi che lo Stato eroga come sanità, istruzione e difesa. Inoltre, questi tributi sono fondamentali per pagare gli interessi sul debito pubblico. Una fonte primaria di introiti per lo Stato sono proprio i nostri stipendi. Un lavoratore dipendente riceve uno stipendio netto alla fine del mese. Questo importo, però, non corrisponde a quanto effettivamente paga il datore di lavoro. Anzi, è circa la metà. La tassazione nel nostro Paese supera spesso il 50% dello stipendio lordo dei lavoratori.

Questo vuol dire che gli stipendi sono troppo bassi per chi li riceve e troppo alti per chi li paga. Una situazione che deprime i consumi interni e rende le imprese italiane poco concorrenziali all’estero. Il Governo ha risposto con un piccolo aumento delle detrazioni, una mossa importante ma insufficiente. Vediamo come funzionano le tasse in Italia: ed ecco come perdiamo almeno metà stipendio tutti i mesi.

Il peso sui lavoratori

L’imposizione fiscale grava per oltre il 50% sui lavoratori dipendenti. Ogni mese un lavoratore dipendente paga l’IRPEF, tasse regionali, comunali e parte dei contributi INPS. Un lavoratore che percepisce un reddito di 1.500 euro netti, in realtà costa all’azienda quasi il doppio. Questa differenza impedisce alle aziende di pagare stipendi adeguati ai propri lavoratori perché ogni aumento verrebbe amplificato dall’imposizione fiscale. Allo stesso tempo i servizi diminuiscono sempre di più, costringendo i cittadini a pagare servizi fondamentali come sanità ed istruzione. Insomma, spesso paghiamo due volte la stessa cosa: ecco come perdiamo almeno metà stipendio tutti i mesi. Viviamo in uno dei Paesi con la pressione fiscale più alta al mondo ma purtroppo senza un adeguato livello di servizi ai cittadini.

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