Ecco come mettendo a tavola questi colori possiamo rallentare il declino cognitivo

colori

Diversi studi hanno dimostrato che i cibi ricchi di flavonoidi rappresentano un vero toccasana per il cervello. In particolare, uno studio pubblicato su Neurology ha dimostrato che i piatti multicolor riducono del 20% il rischio indicato. Quindi, ecco come mettendo a tavola questi colori possiamo rallentare il declino cognitivo.

Occorre, dunque, prediligere cibi colorati che sono proprio quelli ricchi di flavonoidi, come: fragole, mirtilli, lamponi, arance. Possiamo e dobbiamo spaziare da colori che vanno dal rosso al violetto, all’arancio, per garantire una vita più lunga al nostro cervello. Basta mezza porzione al giorno di alimenti ricchi di flavonoidi, caratterizzati da pigmenti vegetali, per fare la differenza. Come detto, la scelta è molto vasta, in quanto vi rientrano diversi alimenti che generalmente già utilizziamo.

Quali sono gli alimenti ricchi di flavonoidi

La lista degli alimenti benefici è lunga ma, ce ne sono alcuni in particolare, che contengono dosi maggiori di flavonoidi. In generale, questi ultimi, sono contenuti in: spinaci, kiwi, cioccolato fondente, vino rosso, mirtilli, the verde, cipolla, lattuga. Poi, come prima indicato, in: fragole, mirtilli, more, ciliegie, mele, lamponi, peperoni, arance, cavoli, broccoli e grano saraceno.

Degli appena elencati, però, i ricercatori hanno scoperto che i più efficaci sono quelli di colore rosso, arancio e blu-violetto. Si tratta di alimenti ricchi di antocianine, ossia un particolare tipo di flavonoidi che svolgono un effetto protettivo importante.

Basti pensare che una porzione da 100 grammi di fragole contiene 180 milligrammi di flavonoidi, una di mele 113. Invece, i peperoni ne contengono circa 5 milligrammi per porzione. Si pensi che i pigmenti contenuti in questi alimenti, possono ridurre del 38 per cento il rischio di declino cognitivo. Ciò equivale a ringiovanire il cervello di 3/4 anni.

Ecco come mettendo a tavola questi colori possiamo rallentare il declino cognitivo

A questo punto, è interessante sapere cosa è emerso dallo studio e come si è giunti agli indicati risultati. Ebbene, per condurlo sono state arruolate di 45.000 donne e 28.000 uomini, con età media di 48 e 51 anni. I partecipanti sono stati seguiti per 20 anni, durante i quali hanno periodicamente compilato questionari sulle loro abitudini alimentari. Nel contempo, sono stati esaminati anche le loro abilità cognitive. Questi test, pur non avendo portata diagnostica vera e propria, consentono di rilevare i primi segnali di declino cognitivo.

Dallo studio è emerso che chi consumava cibi ricchi di flavonoidi, riduceva del 20 per cento il rischio di declino cognitivo. La dose riscontrata ai fini dell’effetto utile è stato 600 milligrammi al giorno. Infine, molto importante è sapere che non è mai troppo tardi per rallentare l’invecchiamento cerebrale, attraverso l’utilizzo di questi alimenti.

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