Ecco come il genitore può vedere regolarmente i propri figli anche in caso di affidamento esclusivo all’ex coniuge

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Il divorzio e la separazione non sono mai momenti facili nella vita delle persone. Non tanto sul piano affettivo, perché magari i sentimenti verso l’altra persona sono realmente esauriti, quanto sul piano economico organizzativo. Infatti, al momento della separazione iniziano a porsi una serie di problemi tanto economici quanto di riorganizzazione della famiglia divisa. I problemi economici riguardano la divisione dei beni e l’attribuzione dell’assegno divorzile o di mantenimento. Con tutte le difficoltà legate alla sua spettanza e alla sua quantificazione.

Mentre il problema probabilmente più impegnativo, sotto moltissimi aspetti, è quello della gestione dei figli. Quando la famiglia si divide, occorre capire chi avrà l’affidamento dei figli minori e a chi spetterà il loro mantenimento. Nel tempo la legge ha visto una serie di evoluzioni e modifiche normative anche per adattarsi ai cambiamenti culturali della società. Un esempio di grande progresso, tra le novità normative, è costituito dall’obbligo del giudice di sentire il minore quando abbia un certo grado di discernimento. Il Tribunale, cioè, ha il dovere di sentire il minore, nei giudizi che lo riguardano, dando un importante peso ai suoi pensieri e opinioni.

Ecco come il genitore può vedere regolarmente i propri figli anche in caso di affidamento esclusivo all’ex coniuge

Secondo la legge, il giudice deve preferire il modello dell’affidamento condiviso. Infatti, questo tipo di affidamento è quello che maggiormente risponde all’interesse del minore non privandolo di uno dei due genitori. Infatti, la stella polare del giudice, quando valuta l’affidamento dei minori, è costituita dall’interesse dei figli stessi. Il Tribunale, cioè, deve valutare quale situazione sia la migliore per il minore per ridurre al massimo l’impatto psicologico e materiale della separazione. E, non solo ma anche, capace di garantirgli una stabilità emotiva ed economica. In definitiva, assicurare al piccolo uno sviluppo pacifico della sua personalità.

Interessante parlare di una recente ordinanza della Corte di Cassazione, numero 7090 del 3 marzo 2022. L’ordinanza in questione si è occupata di un caso di affidamento esclusivo dei figli alla madre. Il padre lamentava di non potere vedere i propri bambini con regolarità, seppure l’affidamento appunto fosse esclusivo all’ex coniuge. La Cassazione ha spiegato che per risolvere il caso in questione occorre sempre guardare all’interesse del minore e al suo diritto a godere di entrambi i genitori. Allora, ecco come il genitore può vedere regolarmente i figli anche se questi si trovano in affidamento esclusivo presso l’altro.

La soluzione della Corte di Cassazione

Secondo i giudici l’affidamento esclusivo ad uno dei due genitori non può impedire all’altro una relazione stretta e periodica con i figli, soprattutto nel loro interesse. Nel caso di specie, gli ex coniugi non riuscivano a trovare un’organizzazione pacifica nel gestire il rapporto con i figli. I giudici hanno spiegato che in casi simili il padre può essere autorizzato a fissare un calendario di incontri e di visite con i figli.

Questo calendario può includere anche fine settimana e pernottamento dei figli presso il padre. E tutto ciò anche se l’affidamento è esclusivo in capo alla madre. Ad ogni modo, ogni caso di separazione e di affidamento è specifico e ha le sue peculiarità. Dunque, il Tribunale interessato dovrà valutare caso per caso la possibilità di adottare una soluzione sull’esempio della Cassazione.

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