Ecco come fare una spesa vegetariana a costo zero senza più andare al supermercato

malva

Una tecnica antica come il mondo, praticata anche dagli uomini primitivi. Non tutti la conoscono, ma è molto più diffusa di quanto si pensi: è il foraging. Il “foraging” è una consuetudine, che sta rivivendo un momento di splendore grazie ad alcuni chef che la praticano abitualmente, che consiste semplicemente nella raccolta di erbe spontanee. Per essere pignoli, la raccolta riguarda erbe e piante spontanee, bacche, licheni, infiorescenze edibili, cortecce commestibili, etc.. Il foraging può essere fatto in modo autonomo (ma solo se si ha una conoscenza approfondita delle erbe e piante selvatiche), oppure in tour guidati. Si tratta di un’abitudine che ha effetti positivi sul benessere di corpo e mente di chi la pratica. Erbe e piante selvatiche, infatti, oltre ad avere un gusto eccezionale sono ricchissime di sostanze nutritive. Inoltre, camminare in “plein air” nelle campagne, immersi nella natura, ha un effetto detox naturale anche sulla mente.

Ecco come fare una spesa vegetariana a costo zero senza più andare al supermercato

Ma cosa si può raccogliere con il foraging? Noi abbiamo provato a selezionare tre piante piuttosto comuni e facilmente ritrovabili in natura.

La malva selvatica

Facilmente riconoscibile per i suoi tipici fiori viola, la malva selvatica è particolarmente diffusa in tutta l’area mediterranea. È famosa per i suoi innumerevoli usi in alimentazione e come rimedio erboristico. Ai fini alimentari si usano le foglie più tenere e piccole, che possono essere consumate anche crude, come insalata. Inoltre, i decotti di malva sono particolarmente efficaci per le proprietà antinfiammatorie e lenitive dell’apparato digestivo.

L’ortica

I benefici dei decotti di ortica sono conosciuti sin dall’antichità: depurano, aiutano la diuresi e potenziano le difese immunitarie. Quello che non tutti sanno è che questa pianta infestante è buonissima anche in cucina. Si raccolgono solo le foglie più giovani, poste sulla sommità, e possono essere impiegate nei modi più svariati, purché vengano prima sbollentate. Le foglie di ortica possono essere aggiunte in risotti, frittate, ma anche nel ripieno di pasta fresca fatta in casa.

Il fico d’India

Del fico d’India conosciamo soprattutto i frutti, colorati, dolci e succosi. Ma in pochi conoscono l’impiego delle pale di fico d’India in cucina. Una volta private dalle spine e dalla parte esterna, le pale di fico d’India possono essere sbollentate e poi usate per svariate preparazioni. La più gustosa sta nel conservare sott’olio le pale di fico d’India, precedentemente tagliate a pezzetti e fatte sbollentare in acqua e aceto.

Ecco, quindi, come fare una spesa vegetariana a costo zero senza più andare al supermercato.

Approfondimento

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