Ecco come coltivare il tartufo venduto fino a 4.000 euro al chilo e fare grandi affari 

tartufo

La terra è una miniera inesauribile di prodotti e occasioni. L’agricoltura è una grande possibilità di realizzazione per i giovani e per chi, a prescindere dall’età, vuole mettersi in proprio. C’è un prodotto di cui l’Italia è abbastanza fornita che molti non considerano come possibilità di business nel mondo agricolo. Parliamo del tartufo. Un fungo che nasce sottoterra, nei boschi, ma che può essere coltivato anche da soli. Tra i prodotti della terra il tartufo può essere considerato il più remunerativo tra quelli commestibili. Per questo aprire una tartufaia potrebbe essere una soluzione anche reddituale.

Ecco come coltivare il tartufo venduto fino a 4.000 euro al chilo e fare grandi affari

Il tartufo nasce sottoterra e in cattività, nel senso che cresce da solo e senza l’aiuto dell’uomo. Per cercarlo serve addentrarsi nei boschi, muniti di cane da tartufo e vanghetto. Ma bisogna conoscere i posti dove cercare, riconoscere le piante “trainanti”, cioè quelle sotto le quali nasce il tartufo. Chi va per i boschi a cercare il tartufo deve sapere però che ci vuole un tesserino. La raccolta del tartufo infatti è regolamentata da Leggi ferree. Serve un tesserino e serve superare un corso di formazione. Il tartufo infatti è un fungo assai delicato che va raccolto solo quando è il momento giusto, senza distruggere il suo habitat e non lasciando buche scoperte nel terreno dopo averlo raccolto. Chi è munito di tesserino può andare alla ricerca del fungo. Ma non nelle aree private di coltivazione. Perché il tartufo può essere anche coltivato privatamente. Ed è una coltivazione molto remunerativa visti i prezzi di vendita di questo prodotto della terra.

Come diventare produttori

C’è lo scorzone, il bianchetto, il nero pregiato, l’uncinato. Sono solo alcune delle varietà di tartufo commercializzate. E alcune di loro sono pagate a peso d’oro. Molto dipende dalla pezzatura, perché più grandi sono i pezzi più sale il prezzo al grammo. Fatto sta che il tartufo bianco pregiato può arrivare a 4.000 euro al chilo. Il prezzo del tartufo varia anche in base alle stagioni. L’ultimo aggiornamento del 18 aprile per esempio, mette in mostra il fatto che il tartufo nero pregiato, anche se piuttosto comune, andava a 700 euro al chilo. Proprio alla luce di questo valore così elevato, ecco come coltivare il tartufo.

Farlo diventare un business quindi non è certo una cosa da sottovalutare. Serve trasformare il proprio terreno in una specie di piccolo bosco. È preferibile impiantare la tartufaia in un terreno dove prima non ci sono stati alberi. Perché andranno piantati alberi come il pioppo, la quercia, il nocciolo o il pino. Piante micorizzate però, cioè con la presenza del fungo nelle radici. Se nella zona del terreno sono stati trovati tartufi in passato, potrebbe essere il posto giusto per avviare questa attività. Occorre rivolgersi ad agronomi esperti e a rivenditori delle piante sopra citate, che garantiscono la micorizzazione.

Approfondimento

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