Ecco come capire se la pizza che stai mangiando è di buona qualità

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In un articolo precedente abbiamo scoperto quando la pizza può diventare velenosa. In questo l’approfondimento è su ecco come capire se la pizza che stai mangiando è di buona qualità.

Cominciamo col dire che l’esame di qualità di una pizza comincia a tavola, ma finisce molto dopo, quando inizia la fase digestiva. Il piacere del gusto, infatti, non può essere limitato nel tempo alla sola esperienza culinaria. Se dopo aver mangiato una pizza dal sapore ottimo, ma non siamo riusciti a digerirla o abbiamo avvertito una sensazione di pesantezza allo stomaco per molto tempo, allora potrebbe convenire cambiare pizzeria al prossimo giro.

La digeribilità dell’impasto, dipende appunto dalla qualità dello stesso, nonché dalla natura degli ingredienti utilizzati per condirla. Se si avverte una sensazione spiacevole di gonfiore è molto probabile che l’impasto non sia stato sottoposto ai giusti tempi d lievitazione.

Come fare a capire se l’impasto ha la giusta lievitazione?

Una buona pizza, con un impasto lievitato al punto giusto, vi si scioglierà in bocca. Nulla di gommoso o pastoso, dunque: se i problemi cominciano quando la si mastica, la pizza sarà sicuramente difficile da digerire.

Assicuriamoci poi che l’impasto della nostra pizza non presenti troppe bolle: questo potrebbe infatti essere un segnale di cattiva lievitazione.

Ecco come capire se la pizza che stai mangiando è di buona qualità

Per prima cosa, la nostra pizza deve avere una forma tondeggiante, ed essere ben cotta! Ma non bruciata, ovviamente. Sembra facile a dirsi, ma è tutt’altro che facile a farsi. Una pizza ben cotta ma non bruciata presenta, sul retro degli spicchi, una giusta doratura.

Per i più esigenti

A Napoli si dice che una buona pizza deve essere al contempo sottile ma “tonica”. Taglia uno spicchio e ripiegalo su se stesso. A questo punto sollevalo: se la punta del “triangolino” non si affloscia, allora la pizza non è solo buona, è superlativa.

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