Prima di effettuare la compravendita di un immobile, è importante saper calcolare i metri quadrati commerciali. Questi, infatti, sono fondamentali per dare un valore all’immobile. Ecco come calcolare i metri quadrati commerciali.
Differenza tra metri quadrati commerciali e metri quadrati calpestabili
Innanzitutto è di fondamentale importanza conoscere la differenza tra metri quadrati commerciali e metri quadrati calpestabili.
I metri quadrati commerciali si utilizzano per calcolare il valore di un immobile. I metri quadrati calpestabili invece, si utilizzano per indicare la superficie di un immobile su cui è possibile camminare. I due valori sono quasi sempre diversi.
Quindi, non essere a conoscenza della differenza può creare confusione, quando ad esempio si moltiplicano i metri quadrati calpestabili per il prezzo al metro quadro.
Superficie da considerare per il calcolo
I metri quadrati commerciali sono la somma di tutti gli spazi che compongono l’immobile.
Nello specifico si sommano:
– i vani principali come camere, soggiorno, cucina, bagno;
– pertinenze di servizio ad uso esclusivo collegate indirettamente come cantine, posti auto coperti o scoperti e soffitte;
– pertinenze ornamentali come giardini, balconi e terrazze.
Ecco come calcolare i metri quadrati commerciali
Esistono delle direttive specifiche (Decreto del Presidente della Repubblica del 23/03/1998 n. 138 – Allegato C) su come calcolare i metri quadrati commerciali di un immobile. Sono in ogni caso il risultato della somma di tutti i vani, interni ed esterni che lo compongono. Ovviamente non tutti gli spazi possono avere lo stesso valore.
I vani principali saranno quelli col valore calcolato al 100%. La cantina al 25%. Posti auto coperti o scoperti al 25-50%. Giardini di appartamenti il 15%. Balconi e terrazzi coperti si considera il 35% mentre se scoperti si considera il 25%.
Un immobile, ad esempio, di 200 metri quadrati di vani principali e 50 metri quadrati di terrazza scoperta, ha una superficie commerciale di 212,5 mq.