Ecco 5 idee d’oro per reinvestire i soldi dei buoni fruttiferi postali invece di depositarli sul conto corrente

capitale

Ogni anno arrivano a scadenza i buoni  fruttiferi (BFP) sottoscritti negli anni passati. Come per gli altri investimenti, il risparmiatore previdente si chiede prima dell’incasso dove reinvestire il montante netto finale.

Senza alcuna pretesa di risultare esaustivi e/o di fornire un servizio di consulenza che esula dalle nostre competenze, vediamo qualche alternativa. Dunque, ecco 5 idee d’oro per reinvestire i soldi dei buoni fruttiferi postali invece di depositarli sul conto corrente.

L’offerta attuale sul fronte buoni

L’attuale offerta di Cassa Depositi e Prestiti non brilla in termini di rendimenti. In questo inizio 2022, i rendimenti annui lordi a scadenza oscillano tra lo 0,25% del buono “4 anni risparmiosemplice” e il 2,50% dei buoni dedicati ai minori.

Ad ogni modo abbiamo visto come scegliere i BFP in base alla durata dell’investimento per riscuotere i maggiori  interessi.

Una possibile soluzione sul breve periodo

Nel caso del risparmiatore alla ricerca di un buon parcheggio di breve-medio periodo della liquidità riscossa, ecco il conto deposito. Su questo arco temporale offre spesso rendimenti superiori (specie nel caso del conto vincolato) a quelli dei prodotti concorrenti. Offrono garanzia del capitale fino a 100mila uro e non andrebbero considerati secondo la logica dell’all-in.

L’investimento in BTP per lungo e lunghissimo periodo

Vediamo adesso il caso di chi cerca un prodotto redditizio sul reddito fisso e a garanzia dello Stato. Sul lungo periodo, una buona soluzione rimanda ai titoli si Stato. Cedola semestrale, garanzia del capitale a scadenza, tassazione agevolata, sono alcuni dei principali vantaggi dello strumento.

La più grande insidia, invece, è rappresentata dall’eventuale vendita anticipata. Tranne nel caso della compravendita allo stesso prezzo, poi i BTP danno luogo a guadagni o perdite in conto capitale. Ad esempio abbiamo visto che alle attuali quotazioni di mercato questo BTP garantisce a scadenza un ricco extra guadagno.

Quanto ai rendimenti, infine, allo stato attuale quello sul decennale oscilla sull’1,35% lordo circa.

Impiegare la liquidità riscossa per costruire il proprio PAC

Sempre per chi punta sul lungo periodo e non vuole perdersi i rialzi delle Borse, ecco il PAC, il Piano di Accumulo del Capitale. In questo caso si richiede una diversa propensione al rischio rispetto ai BFP. Infatti si passa dal reddito fisso e la certezza del capitale, alle fluttuazioni di Borsa. Tuttavia, per chi diversifica al massimo e pone i giusti orizzonti temporali, il grado di rischio si attenua notevolmente.

Inoltre, i recenti ribassi dei mercati azionari sembrano voler offrire un’occasione d’ingresso anche al piccolo risparmiatore. In base ai nostri studi, restano altri 13 mesi per accumulare posizioni sui mercati azionari mondiali per ottenere rendimenti fino all’11%.

Ecco 5 idee d’oro per reinvestire i soldi dei buoni fruttiferi postali invece di depositarli sul conto corrente

Infine una valida soluzione è quella di rivolgersi a un consulente finanziario indipendente. Quasi sempre la spesa per il consulto sarà ben ripagata da una pianificazione del portafoglio fatta su misura. Ossia tarata sulle esigenze, gli obiettivi, la durata e il profilo di rischio del risparmiatore di turno.

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